Vi è mai successo che vostro figlio non vi obbedisca in alcun modo? Forse è il momento di applicare la psicologia inversa
La psicologia inversa è una tecnica in base alla quale riusciamo a far sì che un’altra persona, in questo caso un figlio, faccia il contrario di quello che gli chiediamo. Ci sono circostanze e situazioni in cui decidiamo di impiegare questa tecnica. Gli psicologi raccomandano che prima di impiegarla se ne provino altre, ma a mali estremi, estremi rimedi!
In genere si inizia spiegando il perché delle cose, cercando di comprendere il punto di vista del figlio. Sappiamo che il modello autoritario non va bene, il che non indica una mancanza di disciplina. In questi casi, dire “Perché lo dico io e basta” non è la soluzione migliore, né la più efficace.
In questo scenario, possiamo impiegare il trucco della psicologia inversa.
Chiedere l’opposto
In determinate fasi del loro sviluppo, i bambini vogliono sperimentare libertà e disobbedire per partito preso, come forma per affermare la propria autonomia. Questo può portare a vivere situazioni decisamente stressanti. Forse avete negoziato per troppo tempo con un figlio molto effusivo e siete sul punto di perdere la pazienza, o avete cercato di convincerlo senza successo a mangiare le verdure.
Visto che quello che il bambino cerca è disobbedire, chiediamogli esattamente il contrario, perché finisca per fare proprio quello che vogliamo. Ricorderete sicuramente qualche occasione in cui i vostri genitori hanno fatto lo stesso con voi. Non si tratta di usare questo strumento in ogni istante, perché significherebbe manipolare i figli, e questo non va certo bene.
Una forma comune di psicologia inversa è proibire un’azione. Quando dite “Non fare questo”, state anche dando il suggerimento di fare “questo”.
L’educazione dei figli è una missione titanica che richiede temperanza, per cui sarebbe bene tener conto di alcune considerazioni al momento di impiegare la psicologia inversa:
– Non prendere le cose in modo personale e non cercare un controllo eccessivo.
– Gestire bene le proprie emozioni per non scatenare sentimenti negativi né nei figli né in noi stessi.
– Valorizzare le loro necessità. Prima di impiegare questa tecnica, pensate se state chiedendo troppo o se non è un buon momento per richiedere una determinata azione. Dobbiamo sapere fin dove possiamo arrivare.
– Analizzare altre opzioni. A volte essere creativi è più efficace. Visto che non si può giocare a pallone in casa, date altre opzioni.
– Psicologia inversa con senso comune. Se le alternative non funzionano, solo in questo caso si può impiegare questa tecnica in modo puntuale, non come norma.
La psicologia inversa fa parte di un fenomeno della psicologia chiamato “reattanza”, in base ad alcune dichiarazioni di Jeff Greenberg, professore di Psicologia sociale dell’Università dell’Arizona, su livescience.com.