Gesù è venuto a insegnarci non solo come agire, ma anche come riempire tutta la nostra vita con la Sua presenza. Nessun aspetto della vita dovrebbe rimanere lontano da Dio.
San Gregorio Nisseno ne ha scritto in un trattato sulla Perfezione Cristiana: “Tre sono gli elementi che manifestano e distinguono la vita del cristiano: l’azione, la parola e il pensiero. Primo fra questi è il pensiero, al secondo posto viene la parola che dischiude e manifesta con vocaboli ciò che è stato concepito col pensiero. Dopo, in terzo luogo, si colloca l’azione, che traduce nei fatti quello che è stato pensato”.
Non possiamo vivere in modo giusto se ospitiamo pensieri malvagi, né possiamo avere pensieri pii mentre sparliamo del nostro prossimo.
Tutto dev’essere sotto l’influenza di Gesù.
“Se perciò una qualunque delle molte cose possibili ci porta naturalmente o a pensare o a parlare o ad agire, è necessario che ogni nostro detto o fatto o pensiero sia indirizzato e regolato da quelle norme con le quali Cristo si è manifestato, in modo che non pensiamo, né diciamo, né facciamo nulla che possa allontanarci da quanto ci indica quella norma sublime. E che altro, dunque, dovrebbe fare colui che è stato reso degno del grande nome di Cristo, se non esplorare diligentemente ogni suo pensiero, parola e azione, e vedere se ognuno di essi tenda a Cristo oppure se ne allontani?”
La nostra vita deve esprimere una certa “armonia” per essere unita a Dio.
“L’uomo interiore e quello esteriore sono armonizzati in una sorta di musica. La mente di Cristo è l’influenza che ci ispira alla moderazione e alla bontà nel nostro comportamento. Per come la vedo, la perfezione cristiana consiste in questo: condividendo i titoli che esprimono il significato del nome di Cristo, portiamo questo significato nella nostra mente, nelle nostre preghiere e nel nostro stile di vita”.
Cerchiamo di promuovere sempre l’unità nei nostri pensieri, nelle parole e nelle azioni.