di Mauricio Montoya
Questa devozione è stata diffusa enormemente dai santi di tutti i tempi da quando il Signore ha mostrato il Suo cuore come fonte di abbondanti grazie e benedizioni e Santa Margherita Maria Alacoque.
Oggi vorremmo parlare brevemente della lodevole pratica di consacrarsi al Cuore di Gesù. Ve la spieghiamo in tre semplici punti.
1. Perché veneriamo il Cuore di Gesù?
Venerare il Sacro Cuore di Gesù significa unirsi in modo speciale alla passione del Signore, oltre che aderire con fervore ai Suoi sentimenti, partecipando alla Sua infinita compassione.
Per venerare Gesù bisogna riconoscere che il cuore è considerato da vari autori la sede della volontà dell’anima. Per questo, il Cuore di Cristo comprende il luogo in cui si trova la volontà del Padre.
Quando ci chiediamo quale sarà la volontà di Dio per la nostra vita o come Dio vorrebbe che agissimo di fronte a una realtà concreta, troveremo la risposta guardando e contemplando Gesù e il Suo cuore misericordioso.
Gesù vuole mostrarci il più profondo del Suo essere, desidera farci sapere che il Suo cuore è il centro del Suo amore per l’uomo.
Vuole anche, però, che teniamo presente che dove arde l’amore più puro palpita una ferita enorme e profonda provocata dalla nostra ingratitudine.
Venerare il Suo cuore è riconoscere che il Sacro Cuore di Gesù non è quello di qualsiasi uomo, ma quello di Cristo! Il cuore di Dio fatto uomo.
Quello di Colui che ha donato la vita per noi sulla croce per salvarci. Questo sacrificio non ha paragoni!
2. Cosa significa consacrarsi?
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, nel Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia del 2002, parla della consacrazione.
Oltre a considerarla una pratica estremamente lodevole, invita chi compie questo passo nella vita a farlo con totale libertà e maturità, comprendendo la grandezza di questo atto e le responsabilità che ne derivano.
Al numero 204, si chiarisce che il termine “consacrazione” “è usato con una certa larghezza e improprietà: «si dice, per esempio, ‘consacrare i bambini alla Madonna’, quando in realtà si intende solo porre i piccoli sotto la protezione della Vergine e chiedere per essi la sua materna benedizione».Si comprende anche il suggerimento proveniente da più parti di utilizzare al posto di ‘consacrazione’ altri termini, quali ‘affidamento’ o ‘donazione’”.
Per questo, dobbiamo comprendere che questi atti di consacrazione sono mezzi per donarsi in modo sempre più fiducioso e abnegato al Signore, avendo ben chiaro che implicano uno stile di vita che sia vera testimonianza di quello in cui si crede.
3. Chi è chiamato a consacrarsi, e come farlo?
Tutti noi siamo chiamati a vivere una vita consacrata a Dio, in base alle nostre realtà, vivendo in modo conforme al Vangelo, cercando un’adozione progressiva della volontà di Dio nella propria vita e lavorando con impegno per raggiungere la santità.
Anche se questa donazione al Signore implica una preparazione spirituale forte, comprende anche un aumento della fede che permette agli uomini di tutti i tempi di aderire in modo serio e stabile alla persona di Gesù, unico cammino sicuro verso il Padre.
È per questo che vorrei condividere un’eccellente risorsa per aumentare in voi questa devozione, oltre a istruirvi più a fondo su questa realtà.
Si tratta della comunità della Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù che si trova su Hozana.
Lì potrete accostarvi a una serie di meditazioni quotidiane basate sulle riflessioni di San Giovanni Paolo II, come cammino di preparazione a una vera offerta di se stessi al Cuore di Gesù.
In questo cammino si propone di:
— Meditare quotidianamente sulle litanie al Sacro Cuore
— Realizzare un proposito quotidiano di vita cristiana
— Recitare spesso uan giaculatoria che aiuterà ad addentrarsi sempre più nei misteri dell’amore racchiuso nel Cuore Divino di Gesù.
È un tempo privilegiato per avere una conversazione da cuore a Cuore con Gesù. Vi unite?