Di me si può dire tutto, tranne che sia stata un’adolescente mainstream.
Se c’era una band indie groenlandese che suonava il theremin state sicuri che io la conoscevo. Capirete bene che non potevano piacermi né gli Oasis né i fratelli Gallagher e il loro rock annacquato da litigi e frasi fatte. Una volta il mio compagno di banco, Michele, si era segnato questa frase di Liam sul suo diario: «Se morirò e ci sarà qualcosa dopo, andrò all’inferno, non in paradiso. Perché la roba migliore se l’è presa il diavolo. Dio invece cos’ha? Gli Inspiral Carpets e le suore.».
Dopo aver intervistato Sister Theresa Aletheia Noble, e Sister Danielle Lussier, ho avuto la conferma che Liam Gallagher oltre a non capire molto di musica non ne sapeva neanche tanto di suore.
Perché queste ragazze, e in particolare le Suore Paoline di Boston, hanno il fuoco dentro, sono come cantava Alicia Keys, una che mi stava molto più simpatica degli Oasis, “girls on fire” e il meglio (spoiler, la parola di Dio) se lo sono prese loro.
La buona notizia è che hanno deciso di condividerla con noi. Come? Si sono inventate un progetto formidabile che sperano di estendere anche al pubblico italiano, al quale sono affezionatissime.
Prima di parlarvene è bene ricordare, a chi non lo sapesse, che le Daughters of Saint Paul di Boston sono famose per il loro approccio fresco ed originale e per il sapiente uso dei social.
I loro balletti mai frivoli e la loro gioiosa ironia, che ha sempre al centro la missione evangelica, hanno raggiunto con successo oltre 6 milioni di views su Tiktok.
E così quelle che la stampa statunitense ha ribattezzato affettuosamente le “Tiktok nuns” hanno aperto una finestra sul mondo e Sister Theresa Aletheia Noble è diventata un’autorità (anche se con modestia lei rifiuta questo titolo) in merito al “Memento Mori”.
Niente gesti scaramantici cari amici! Non c’è niente da temere in quella che è un’antica e preziosa pratica meditativa che ci porta a riflettere sulla vita eterna.
A spiegarcelo meglio è proprio Sister Aletheia che sul Memento Mori ha già pubblicato il primo di una serie di devozionari sui quattro novissimi: Morte, Giudizio, Paradiso e Inferno.
Il primo devozionario di Sister Aletheia era rivolto alla Quaresima, e avrebbe dovuto essere il primo ed unico riservato alle riflessioni sulla morte.
Sostenuta dalle sue intrepide consorelle è stato lanciato su Kickstarter ( una piattaforma che permette attraverso la raccolta fondi di sostenere progetti creativi, Ndr) l’ambizioso progetto Memento Mori, che comprende, oltre un nuovo devozionario dedicato al periodo di Avvento, una strepitosa linea di felpe, adesivi, spillette (ma quanto sono avanti queste Paoline?) e un libro illustrato al quale parteciperanno oltre venti artisti cristiani.
Ed è qui che entra in gioco Sister Danielle Lussier, formidabile illustratrice, laureata presso la Rhode Island School of Design, si deve al suo talento (ma non lo ammetterà mai) il successo delle ultime pubblicazioni delle Paoline come “In Caelo et in Terra: 365 Days with Saints”.
La campagna Memento Mori ha entusiasmato i follower che per mesi hanno continuato a supportare attraverso i social il gruppo delle coraggiose Paoline, permettendo loro di raggiungere oltre 48mila dollari.
Il libro dovrebbe essere pubblicato tra il 2022 e il 2023, e le sorelle mi assicurano che se riceveranno abbastanza richieste i volumi saranno certamente tradotti anche in italiano. Quindi che aspettate? Prendete d’assalto la loro pagina Instagram @daughterstpaul chiedendo l’intercessione del loro italianissimo fondatore, il Beato Giacomo Alberione.
Quanto a me non vedo l’ora di ricevere gli adesivi e le spillette, ne regalerò una al mio amico Michele, e se sarò in vena anche una a Liam Gallagher.