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Luisa non cammina ma “vola” con i droni: nominata Alfiere della Repubblica

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Luisa Rizzo | Facebook

Silvia Lucchetti - pubblicato il 15/03/21

Luisa Rizzo, una 18enne leccese affetta da atrofia muscolare spinale, è stata nominata Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella per l’abilità nel pilotare i droni e fare splendide riprese del suo Salento.

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha recentemente premiato 28 giovani, nominati Alfieri della Repubblica, che nel 2020 si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, rappresentando con la loro concreta testimonianza il futuro e la speranza del nostro Paese in un anno che resterà nella storia per la tragedia della pandemia. Fra di essi è stata nominata Alfiere della Repubblica la 18enne Luisa Rizzo.

Luisa Rizzo nominata Alfiere della Repubblica

Luisa Rizzo, una campionessa di velocità nonostante sia da sempre confinata in una carrozzina a causa della Sma: acronimo per atrofia muscolare spinale, una malattia neuromuscolare rara su base genetica che provoca debolezza muscolare progressiva interessando in particolar modo gli arti inferiori e i muscoli respiratori. 

La passione per i droni

Ciò che ha rivoluzionato la sua vita di  disabile è stato un dono ricevuto dal padre, esperto di elettronica che le ha regalato un minuscolo drone, più o meno un giocattolo.

A causa dell’atrofia muscolare spinale – racconta nell’intervista rilasciata qualche mese fa per la rubrica Buone Notizie del Corriere della Sera – non muovo quasi nulla e lui voleva raggiungere l’obiettivo di farmi almeno usare dita e mani, facendomi divertire. Un giorno sono andata al campetto dietro casa, a San Pietro in Lama nel leccese, per allenarmi con il drone. Ci sono tornata anche il giorno dopo. E così il giorno dopo ancora. 

https://www.facebook.com/photo/?fbid=706580319814419&set=a.351335062005615

Tre anni fa, guardando un programma in televisione, dove alcuni ragazzi si sfidavano nello sport del drone racing che non conosceva, Luisa ha iniziato ad allenarsi a pilotare i droni da corsa, e così la tanto amata velocità si è impadronita completamente di lei.

Inaspettatamente, uno di quei ragazzi che avevo seguito in Tv, viene a sapere dei miei tentativi e tramite una catena di persone mi invita a Torino, dove mi potevo esercitare per le gare. Ho accettato ed è stato il primo di una lunga serie di viaggi. (Ibidem)

“Il mio sogno era correre e oggi corro velocissima”

La sua vita ha preso così un nuovo corso e significato, a prezzo di tanta fatica e sacrifici, suoi e dei genitori, racconta Luisa, novella Alfiere della Repubblica:

Devono gestire il loro lavoro e i miei impegni, mi accompagnano ovunque, ma sono contenti di poterlo fare. È stato tutto imprevedibile. Il mio sogno era correre e oggi corro velocissima. (Corriere)

“Non c’è motivo di mollare”

Si è dato come nickname LeoOnFire, un leone con il fuoco sempre acceso, leone come il suo segno zodiacale e simbolo della sua indomabile grinta.

Non c’è motivo di mollare. Anche persone normodotate a volte si lasciano andare. Ma non dobbiamo dimenticare per cosa vale la pena lottare: per me quella è la fiamma sempre accesa. Io ho una condizione non piacevole, ma ho tante altre cose molto belle e mi piace lottare per questo, come la famiglia, gli amici e questo sport. Da quando ho due anni mi sono dovuta sedere e ho vissuto la vita in un modo diverso dagli altri, da un altro punto di vista, ma non mi è mai mancato niente lo stesso. (Ibidem)

“Posso volare”

Quando pilota il suo velivolo indossa occhiali che ricevono le immagini trasmesse dalla telecamera posizionata sul drone:

È come essere a bordo. Posso volare e vedere cose che per me sarebbero impossibili: è un motivo di libertà. (Corriere)

Luisa studia lingue: inglese, francese, tedesco e quest’anno affronterà la maturità, ma in prospettiva c’è sempre il drone in quanto “vorrei facesse parte della mia professione” (Ibidem). 

Che grinta, Luisa!

Intanto ha scalato il podio più alto del campionato italiano, ha partecipato ai mondiali e combattuto gare in ogni parte d’Italia, in Germania, Turchia e Cina, dove su 128 piloti c’erano solo 12 donne. Nel 2020 l’appuntamento con il mondiale è saltato a causa del Coronavirus, ma la pandemia non le impedisce di allenarsi nel campetto dietro casa.

L’emozione di essere nominata Alfiere della Repubblica

Nel frattempo ha ricevuto il riconoscimento di grande prestigio di Alfiere della Repubblica, nella cui motivazione si legge che la nomina è stata conferita…

(…) per l’impegno e l’abilità mostrati nel pilotare i droni. Pur costretta sulla carrozzina, è riuscita a raggiungere primati di velocità e anche a realizzare filmati molto originali e apprezzati sulle bellezze della propria terra, il Salento. (quotidianodipuglia.it)

In un post su Facebook ha scritto:

Grande è stato lo stupore, tra l’attonito e l’incredulo quando, pur non avendo presentato alcuna candidatura né essendo a conoscenza di tale onorificenza, rispondendo ad una telefonata mi sono sentita dire: “buongiorno, chiamo dalla Presidenza della Repubblica …”

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