Maria Simma vide pure molte anime che aspettavano il soccorso della Madre di Dio. Chiunque pensa durante la vita che il Purgatorio sia poca cosa, e ne approfitta per peccare deve espiarlo duramente.
Ecco otto modi, secondo Maria Simma per aiutare e liberare le anime del Purgatorio.
Soprattutto con il sacrificio della Messa, che nulla potrebbe supplire.
2) Sofferenze espiatorie Con delle sofferenze espiatorie: ogni sofferenza fisica o morale offerta per le anime.
3) Rosario Il Rosario è, dopo il santo sacrificio della Messa, il mezzo più efficace per aiutare le anime del Purgatorio. Ogni giorno numerose anime sono liberate per mezzo del Rosario, altrimenti avrebbero dovuto soffrire lunghi anni ancora.
Leggi anche: Don Dolindo e l’atto eroico per le anime del Purgatorio 4) Via Crucis Anche la Via Crucis può portar grande sollievo e un aiuto concreto per liberare le anime del Purgatorio.
5) Indulgenze Le indulgenze sono di un valore immenso, dicono le anime. Esse sono un’approvazione della soddisfazione offerta da Gesù Cristo a Dio, suo padre. Chiunque, durante la vita terrena, guadagni molte indulgenze per i defunti, riceverà pure, più degli altri nell’ultima ora, la grazia di guadagnare interamente l’indulgenza plenaria accordata ad ogni cristiano “in articulo mortis”. È una crudeltà non mettere a profitto questi tesori della Chiesa per le anime dei defunti. Vediamo!
Se ci trovasse davanti a una montagna piena di monete d’oro e si avesse la possibilità di prenderne a piacimento per soccorrere dei poveretti incapaci di prenderne, non sarebbe crudele rifiutare loro questo servizio? In parecchie località l’uso delle preghiere indulgenziate diminuisce di anno in anno, e così anche nelle nostre regioni. Bisognerebbe esortare maggiormente i fedeli a questa pratica di devozione.
Leggi anche: Nel purgatorio c’è la “ruggine”. L’ha vista Santa Caterina da Genova 6) Elemosine Le elemosine e le buone opere, soprattutto i doni in favore delle missioni, aiutano le anime del Purgatorio.
7) Candele L’ardere delle candele aiuta le anime: prima perché quest’attenzione d’amore dà loro un aiuto morale; poi perché le candele sono benedette e rischiarano le tenebre in cui si trovano le anime.
Un bambino di undici anni di Kaiser chiese a Maria Simma di pregare per lui. Era in Purgatorio per avere, il giorno dei morti, spento al cimitero le candele che bruciavano sulle tombe e per avere rubato la cera per divertimento. Le candele benedette hanno molto valore per le anime. Il giorno della Candelora, Maria Simma, dovette accendere due candele per un’anima, mentre sopportava per essa delle sofferenze espiatorie.
Leggi anche: Le apparizioni più clamorose delle anime del purgatorio 8) Acqua benedetta Il gettare dell’acqua benedetta mitiga le pene per i defunti. Un giorno, passando, Maria Simma gettò dell’acqua benedetta per le anime. Una voce le disse: “Ancora”. Tutti i mezzi non aiutano le ani- me nella stessa maniera. Se durante la sua vita qualcuno ha avuto poca stima per la Messa, non ne approfitta molto quando è in Purgatorio.
Se qualcuno ha mancato di cuore durante la sua vita, riceve poco aiuto. Coloro che peccarono diffamando gli altri devono espiare duramente il loro peccato. Ma chiunque abbia avuto buon cuore in vita riceve molto aiuto. Un’anima che aveva tralasciato di assistere alla Messa, poté domandare otto Messe per suo sollievo, poiché durante la sua vita mortale aveva fatto celebrare otto messe per un’anima del Purgatorio.
Leggi anche: Preghiera ad un’anima del Purgatorio da recitare per 7 giorni