Una pia pratica per ringraziare l’angelo di tutte le volte che ci ha aiutato. Ci sono dei periodi più efficaci per praticare questa preghiera
Nove martedì di preghiera al proprio angelo custode per ringraziarlo di tutte le volte che ci ha supportato. Quante difficoltà siamo riusciti ad affrontare e superare con il suo aiuto! Omaggiare l’angelo o una particolare figura religiosa importante per noi cristiani, almeno una volta alla settimana, è una pratica diffusa nella chiesa. La spiega Don Marcello Stanzione nel suo libro “I nove martedì in onore del tuo angelo custode” (edizioni Segno).
Ad esempio il venerdì è dedicato alla memoria della morte di Cristo e si pratica la Via Crucis, il mercoledì è consacrato a san Giuseppe e il sabato alla Madonna. Dal XV secolo, il giorno della settimana, consacrato agli angeli, fu in un primo tempo il lunedì.
Gli angeli: dal lunedì al martedì
La pia pratica non sembra, comunque, ancora universalizzata: così Jean Gerson (1363-1429) raccomanda di consacrare, agli angeli, qualsiasi giorno della settimana. Gli autori spirituali dell’epoca contribuirono grandemente a far guardare, da tutti i Cattolici, il lunedì, come il giorno consacrato agli angeli. Oggi invece diversi cattolici devoti agli angeli preferiscono il martedì come giorno settimanale da dedicare agli angeli, anche perché essi affermano che il vecchio messale di san Pio V indicava in quel giorno il ricordo degli spiriti celesti e anche il Fondatore dell’Opus Dei, lo spagnolo san Escrivà, preferiva tale giorno.
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Una data importante
Per ringraziare il nostro angelo custode di tutti i benefici che ha compiuto per noi e per chiedere con maggior fervore la sua protezione, proponiamo di dedicare a lui nove martedì consecutivi, in cui pregarlo e invocarlo con gratitudine e fiducia. Il martedì, inteso come giorno di preghiera per gli spiriti celesti, ricorda anche il numero dei Cori angelici. Si consiglia di far precedere i nove martedì da una data importante:
1. al giorno del proprio compleanno, per ringraziare Dio del dono della vita;
2. ad un anniversario per noi importante, in segno di profonda gratitudine al Signore;
3. ad un evento particolarmente significativo, per affidarlo a Dio attraverso il nostro angelo custode;
4. ad una ricorrenza, personale o familiare, che ci stia a cuore, per viverla alla luce della fede.
La festa del 29 settembre
In questo modo ci prepariamo a “quel giorno” con il prezioso aiuto del nostro angelo custode, che sappiamo avere come suo unico scopo ed obiettivo il nostro bene, a maggior gloria di Dio. Oppure si possono scegliere i nove martedì che precedono, o che seguono, una festa dedicata agli angeli: ad esempio, il 2 ottobre, festa degli angeli custodi, oppure il 29 settembre, festa degli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
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Come fare la pratica dei “nove martedì”
Si propone, per ogni martedì, di recitare la preghiera introduttiva fissa, di partecipare alla santa messa e di comunicarsi, con l’intenzione di ringraziare il Signore per il grande dono del nostro angelo custode. Durante la giornata si consiglia di invocarlo spesso, recitando la preghiera dell’Angelo di Dio, oppure con le parole che il cuore spontaneamente ci suggerisce.
Una personalità potente
Il nostro spirito celeste certamente gradirà la nostra riconoscenza e non si farà vincere in generosità, ottenendo da Dio, per noi e per i nostri cari, abbondanza di grazie e di benedizioni. Comunque al di là del giorno della settimana scelto per onorarlo, certamente dobbiamo rettificare il nostro concetto degli angeli: l’angelo non è un “angioletto”, né un “angioletto custode”. È una personalità potente, dotata di molte più capacità di noi e molto superiore a noi. Non è il nostro servitore. È servitore di Dio Onnipotente, nella intera libertà del suo volere. Se Dio lo chiama al servizio di angelo custode, egli serve Dio in noi.
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