L'arcangelo è detto psicagogo perchè ha questo compito. E' vicino alla Vergine Maria e protagonista del Giudizio individuale
A Michele ormai è attribuito il ruolo di psicagogo, cioè colui che conduce le anime nell’aldilà. Il mondo ebraico non ignora che Michele possa condurre le anime nel soggiorno della Pace, ed è una delle ragioni per le quali il Principe delle Misericordie viene invocato nel Kaddish. Essendo Michele l’Angelo esorcista per eccellenza, il vincitore di Lucifero e dei ribelli, nessuno è più adatto di lui a sgomberare la strada del Cielo davanti alle anime dei defunti.
La Vergine e San Michele
Gli Angeli portano le anime verso il Trono di Dio, ma la scorta non è la stessa per tutte le anime. San Gregorio di Tours mostra la Vergine Maria che sale al Cielo col suo corpo nel giorno dell’Assunzione, e viene accolta da San Michele che La conduce nel posto reale che è il Suo. Un testo del monachesimo egiziano è molto più curioso:
“Quando un uomo buono muore, quattro Angeli si recano presso di lui e questi Spiriti celesti sono sempre di un rango analogo alla condizione di quello che muore. Se il suo rango era elevato, gli Angeli occupano ugualmente dei posti distinti nella Gerarchia celeste. Se il suo rango non era che secondario, questi Angeli sono similmente di una classe inferiore”.
Il giudizio individuale
Nel cristianesimo si è imposta questa idea di giudizio individuale che rassomiglia molto ad un processo, con i suoi attori abituali: l’anima è l’accusata, Cristo il giudice, l’Angelo custode l’avvocato della difesa e il Diavolo è il procuratore. Questa disputa cruciale intorno all’anima viene spesso rappresentata come la pesatura dell’anima: Sant’Agostino conosce questa credenza e la conferma, ed essa è molto presente nella scultura romana.
Al centro, San Michele, al quale è affidato il ruolo di “psicostase”, tiene in mano una bilancia: su ogni piatto, le buone e le cattive azioni del morto, mostrato nudo, piccolo, miserevole e spoglio di tutto. A destra e a sinistra, l’Angelo custode e il Demonio, il quale, talvolta, tenta di imbrogliare e di inclinare la bilancia a suo vantaggio.