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Il cuore del Vangelo è riconoscere Gesù come figlio di Dio

BIBLE

CC7|Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 03/01/20

Oltre i miracoli, oltre i dogmi, credere non è affidarsi a al guru di turno, ma sapere che quel Cristo è figlio di Dio, l'unico che può essere il centro della nostra vita e in relazione al quale troviamo anche noi una definizione.

In quel tempo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele». Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».

Giovanni 1,29-34

Se la prima forma di testimonianza è dichiarare chi non siamo noi, la seconda forma di testimonianza è dichiarare chi è Cristo:

Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele».

Colpisce la grande capacità che ha Giovanni Battista di pensare sé stesso solo in rapporto a Cristo decentrandosi costantemente. La grande tentazione dell’uomo è quella di farsi centro, di concepirsi come punto focale, come ombelico del mondo. Solo chi è capace di decentrarsi riesce a far emergere l’altro. È la grande lezione del Battista che concepisce la sua opera e il suo annuncio sempre come un togliersi dal centro e allo stesso tempo come colui che indica l’Essenziale. Ma è troppo poco pensare che questo Essenziale sia semplicemente una dottrina nuova sulla vita. L’Essenziale che il Battista indica non è in una concezione della vita, in una nuova morale, o nella semplice pubblicità a un guru più influente. Giovanni Battista testimonia e indica che in Gesù non c’è solo una novità di proposta ma il Figlio di Dio.

«Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo. E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».

Non dovremmo mai dimenticare che il cuore del Vangelo è tutto qui: nel riconoscere in Gesù il Figlio di Dio. È troppo poco prenderci i suoi insegnamenti, i suoi miracoli, la sua dottrina se poi non lo riconosciamo Figlio di Dio. La fede è innanzitutto questo. Non è avere feeling con alcune idee o dogmi, ma avvertire al fondo del nostro cuore una certezza interiore che grida come il Battista: questi è il Figlio di Dio.


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