di Leslie Rodriguez
Il dibattito eterno: ricevere l’Eucaristia sulla lingua o in mano?
I grandi dibattiti in cui si imbarcano i cattolici possono essere piuttosto accesi (e a volte anche divertenti), ma iniziamo con questo – ricevere l’Eucaristia sulla lingua o in mano non è un fattore determinante di reverenza.
È vero. Quando si discute su come ricevere l’Eucaristia, non si parla solo della recezione fisica (cosa che affronterò), ma anche della preparazione spirituale.
Ecco 5 punti fondamentali da tenere a mente quando ci si prepara a ricevere l’Eucaristia:
1. Ricevere l’Eucaristia in stato di grazia
Il primo aspetto principale è non solo una buona raccomandazione, ma un requisito. Il Codice di Diritto Canonico ci offre qualche indicazione al riguardo.
Can. 916: “Colui che è consapevole di essere in peccato grave, non celebri la Messa né comunichi al Corpo del Signore senza premettere la confessione sacramentale, a meno che non vi sia una ragione grave e manchi l’opportunità di confessarsi…”
In sostanza, se si è commesso un peccato mortale ci si deve andare subito a confessare, riconciliarsi con il Signore e poi riceverlo nell’Eucaristia.
2. Osservare un’ora di digiuno eucaristico
Anche questo è un requisito.
Can. 919: “Chi sta per ricevere la santissima Eucaristia si astenga per lo spazio di almeno un’ora prima della sacra Comunione da qualunque cibo o bevanda, fatta eccezione soltanto per l’acqua e le medicine”.
Ciò non si applica agli anziani e ai malati.
È importante conoscere i requisiti, ma perché la Chiesa ci chiede di fare questo?
Ci sono due ragioni principali.
In primo luogo, la mortificazione è positiva e ci aiuta a crescere nella disciplina spirituale. In secondo luogo, la fame fisica che proviamo dovrebbe ricordarci la fame e la sete che dovremmo provare per l’Eucaristia.
Un’ora non è un periodo tanto lungo. In passato il digiuno iniziava alla mezzanotte prima di ricevere l’Eucaristia.