Risultati di studi condotti per decenni su migliaia di partecipanti
Gli studi sulla felicità spopolano, e la ricerca mostra che migliorare la nostra prosperità materiale al di là della sicurezza finanziaria non ci rende più felici, perché sono altre le cose che hanno un impatto maggiore sulla vera felicità.
Le considerazioni spirituali sono ovviamente importanti – è stato dimostrato che la fede religiosa ha benefici sulla salute e sul benessere a livello sia fisico che psicologico –, ma anche da una prospettiva secolare ci sono alcuni suggerimenti che possono aiutare a concentrarsi su cose che ci renderanno più felici. Ecco tre di queste idee, due di professori di Harvard e una emersa da un lavoro svolto da un laureato di questa università.
Spendere denaro per gli altri
Secondo il docente di Harvard Michael Norton, spendere denaro per altre persone ci rende più felici che spenderlo per noi stessi.
Troppo spesso pensiamo che essere ricchi e comprare tutti i gadget più costosi, le macchine migliori o la macchina più bella ci darà grande soddisfazione, ma tutto ciò che dobbiamo fare è guardare il telegiornale o sentire un po’ di pettegolezzi sulle celebrità per sapere che il denaro non dà necessariamente la felicità. Secondo Norton, il motivo per cui il denaro non ci rende felici è che lo spendiamo per le cose sbagliate, e in particolare per le persone sbagliate: noi stessi.
Uno studio condotto in vari Paesi, ricchi e non, ha mostrato che la gente che spende il proprio denaro per gli altri è più felice di chi non lo fa. Concentrarsi su se stessi è un’opportunità sprecata.
Lo studio ha anche mostrato che non conta tanto la quantità di denaro. Possiamo spenderlo per piccole cose e ottenere la stessa felicità che si avrebbe spendendo di più. Ciò che conta è concentrarsi sugli altri e non su se stessi.
Cliccate qui per vedere la conferenza TED di Michael Norton sul tema.
Qualità – rapporti stabili
Il professore di Harvard e psichiatra Robert Waldinger ha svolto uno degli studi più lunghi sulla salute e il benessere. La sua conclusione è che i rapporti stabili e di alta qualità ci rendono più felici e più sani.
Lo studio ha mostrato che la felicità ha poco a che fare con ricchezza, fama o quanto si lavora. I 75 anni di dati raccolti dimostrano che una buona vita si costruisce sulla base di buoni rapporti.
Non conta nemmeno il numero di amici che si hanno, ma la qualità dei rapporti più stretti, perché una buona qualità protegge nel corpo e nella mente.
Avere un rapporto in cui entrambe le parti sentono di poter contare sull’altra persona in caso di bisogno porta a formare ricordi più chiari e forti. Anche se a volte si litiga, finché si sente di poter contare sul sostegno dell’altro nei momenti difficili i disaccordi vengono praticamente dimenticati.
Qui la conferenza TED di Waldinger.