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L’unico regalo che Babbo Natale non può fare

BABBO NATALE CROCE ROSSA

Public Domain

Catholic Link - pubblicato il 20/12/18

di Franco Lanata

Babbo Natale cammina lentamente tra grida e gente che corre. Avanza come un fantasma senza che nessuno noti la sua presenza. Le pallottole attraversano l’aria, i corpi e i muri, ma lui si apre la strada passo dopo passo e si immerge nel caos dell’odio degli uomini. Nelle strade si vedono solo distruzione e desolazione. Uomini contro uomini, che si saccheggiano, si sottomettono e si uccidono.

Infine si mostrano i frutti di tutte le guerre: il silenzio e la solitudine. Con questa drammatizzazione, il Comitato Internazionale della Croce Rossa invita tutti ad aiutare le centinaia di famiglia separate nel mondo da conflitti, migrazioni e disastri naturali.

Commuoverci di fronte al dolore altrui

Dobbiamo commuoverci di fronte alle dolorose realtà che vivono molti fratelli in situazioni estreme, e ancor di più aiutare collaborando con qualche istituzione che si dedica alle opere sociali. Mi sembra anche necessario riflettere sul video e sul suo eloquente simbolismo. Quelle scene di guerra possono sembrarci piuttosto distanti, ma cosa succederebbe se ci chiedessimo quali possono essere le pallottole nelle nostre strade, nei nostri lavori e nelle nostre famiglie? Quali forze oppressive stanno attentando ai pilastri delle nostre famiglie? Quante difese, quante ferite aperte, quanti maltrattamenti? Non è forse vero che a volte viviamo in guerra?

Siamo stati creati per essere felici vivendo liberamente l’amore. Partendo da questa realtà di fondo, si spiegano i desideri più profondi che abbiamo di vivere in pace, allegria e unità. Ciò che vogliamo di più è vivere in famiglia e rendere così reale il mistero da cui veniamo e di cui siamo immagine e somiglianza: la Santissima Trinità, Dio Amore. Dicembre, mese di feste, è forse il mese in cui diventano più evidenti tutti questi pensieri e sentimenti. Le frasi, le immagini e i canti ci parlano di pace, speranza e amore, e le famiglie viaggiano per riunirsi e festeggiare. Tra i nostri desideri e la realtà, però, c’è spesso un gap che può essere molto grande.

Per riflettere

Questo paradosso è ben illustrato a livello artistico in un’antica canzone spagnola che in realtà sembra più una preghiera e che mi sembra appropriato citare. Si chiama Todo es de color, e leggerla può aiutarci a riflettere. Ci basti questo passo:

“Non capisco nulla di ciò che accade nel mondo. Il cardo grida sempre e il fiore sempre tace. Il fiore gridi e il cardo taccia, e chiunque è mio nemico sia fratello. Camminiamo su questa strada per vedere quale luce troviamo, quella luce che è sulla terra e che noi uomini abbiamo spento. Signore degli spazi infiniti, Tu che hai in mano la pace, effondila, Signore, ti supplico, e insegna loro ad amare i miei fratelli. E insegna loro il bello della vita, ad essere consolazione in tutte le ferite, ad amare tutta la terra e a cercare sempre la pace, Signore, e a odiare la guerra”.

Questa preghiera, oltre che bella, sottolinea la conclusione di questa riflessione. Come indica il titolo del video, ci sono cose che Babbo Natale non può regalare perché il senso del Natale e il segreto della felicità non risiedono nelle cose materiali. Babbo Natale cammina in mezzo alle nostre guerre senza fare niente, ma Gesù cammina in mezzo a tutte le nostre guerre per porvi fine. C’è un regalo che Babbo Natale non può fare, ma Gesù dona se stesso come regalo per la nostra pace. In mezzo all’oscurità, al caos, alla solitudine e alla guerra, ci dona la via, la verità e la vita. Questo regalo avvolto in fasce è il senso della storia e del Natale.

Qui l’articolo originale di Catholic Link

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