“Prega per le mie sofferenze perché sono all’apice, fra poco le mie finiranno ed inizieranno le tue”, disse il santo di Pietrelcina
Una delle più importanti mistiche dei nostri giorni, la calabrese Natuzza Evolo, sostiene di aver incontrato Padre Pio, tre giorni prima che il santo di Pietrelcina lasciasse la vita terrena.
Era il 20 settembre 1968. Ciò che accadde quel giorno lo ha riportato Don Pasquale Barone, direttore spirituale di Natuzza.
Da una sofferenza all’altra
La mistica ebbe in visione Padre Pio, che le consegnò il suo messaggio speciale: ”Prega per le mie sofferenze perché sono all’apice, fra poco le mie finiranno ed inizieranno le tue”.
E’ stato come un passaggio testimone, infatti, come ben sappiamo, Natuzza ha sofferto molto fino al giorno della sua dipartita, l’1 novembre 2009. «Erano due figure semplici, umili, popolari che hanno cercato di Dio nella loro esperienza d’amore e di sofferenza», affermava Don Pasquale ai microfoni di Tv2000 (gennaio 2017).
Leggi anche:
Padre Pio ha visto le anime del Purgatorio: le testimonianze
La confessione a San Giovanni Rotondo
Quello non fu l’unico incontro tra Padre Pio e Natuzza. Otto anni prima della morte del frate cappuccino, Mamma Natuzza si recò assieme al marito proprio nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo, dove Padre Pio celebrava la messa.
Al termine della messa, la mistica chiese al Santo di confessarla e Padre Pio le risponse: “Ma cosa vuoi confessarti tu, ti sei già confessata e hai ricevuto l’eucaristia. Ricordati di quello che ti ha detto la Madonna”. Questo fatto dimostra il legame spirituale tra i due: il frate – grazie alla sua capacità di leggere nei cuori della gente – sapeva del dialogo autentico in corso tra Natuzza e la Madonna che le appariva in visione.
Leggi anche:
“Mani e piedi mi grondavano di sangue”. Padre Pio racconta le sue prime stimmate
Chiesa e ospedale
Don Pasquale evidenzia anche un’altra “coincidenza” tra la donna e il frate. Quando Natuzza auspicava con tutto il cuore la realizzazione nel suo paese, Paravati, in provincia di Vibo Valentia, di una chiesa spaziosa e accogliente per i pellegrini che sarebbero venuti ad omaggiare la Madonna, e di un ospedale che potesse curare gli ammalati e dare rifugio alle loro famiglie, il direttore spirituale disse alla mistica:
“Quando a San Giovanni Rotondo hanno saputo che Padre Pio voleva realizzare quelle cose, hanno detto che era pazzo”. E Natuzza replicò: “E’ qua siamo pure pazzi. Pazzi di Dio e della Madonna”.
Tutti sappiamo come è andata a finire. La prima parte del desiderio di Natuzza si sta realizzando con la costruzione a Paravati della chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria – Rifugio delle anime.
Leggi anche:
Ecco la chiesa voluta dalla mistica Natuzza Evolo