Un documento vaticano approfondisce le caratteristiche e la disciplina di questa vocazione speciale fuori dai monasteri
Il Vaticano ha pubblicato questo 4 luglio l’Istruzione Ecclesiae Sponsae Imago sull’Ordo Virginum, che disciplina la vocazione di circa 5.000 “vergini consacrate” (secondo dati del 2016).
Il documento è quindi rivolto alle donne che scelgono di essere vergini e restano nel loro contesto ordinario di vita per evangelizzare e servire. Queste consacrate vivono da sole o in comunità, e alcune si dedicano a insegnare o al servizio in ospedali o missioni, senza essere suore. Vivono in ogni continente, in varie diocesi.
Le “vergini consacrate” offrono la propria testimonianza di vita nell’ambito della società e della Chiesa, ha ricordato il prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il cardinale João Braz de Aviz.
Si tratta del “primo documento della Sede Apostolica che approfondisce la fisionomia e la disciplina di questa forma di vita”, e il testo viene alla luce a seguito del Rito liturgico e delle norme approvate da Papa Paolo VI.
Il nuovo rito di consacrazione con cui una vergine si consacrava a Dio come “immagine della Chiesa sposa di Cristo” è stato approvato quasi 50 anni fa (21 maggio 1970) su mandato di Papa Montini, ma era una tradizione radicata nel cristianesimo dei primi secoli.
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Dopo il Concilio Vaticano II e dopo secoli, si è concessa alle donne vergini questa forma di consacrazione, prima riservata solo alle suore.
L’Ecclesiae Sponsae Imago vuole aiutare a scoprire la bellezza di questa vocazione e a mostrare come il Signore “trasfigura la vita di tante donne” ogni giorno, ha affermato il porporato.
Il documento è una guida rivolta ai vescovi e alle vergini consacrate, così come alle donne in formazione. Il testo è rivolto alle donne interessate a questa “peculiare vocazione”, ha spiegato il segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, monsignor José Rodríguez Carballo, O,F.M.
Immagini della cerimonia di una vergine consacrata:
“Alcuni passi del Nuovo Testamento testimoniano che già nelle comunità apostoliche erano presenti donne che, accogliendo il carisma della verginità, lo abbracciavano come stabile condizione di vita per occuparsi con cuore indiviso delle cose del Signore”, ha ricordato.
“Insieme con le altre forme di vita ascetica, la scelta della verginità fiorì spontaneamente in tutte le regioni nelle quali il cristianesimo si diffondeva, assumendo le caratteristiche di uno stato di vita pubblicamente riconosciuto nella Chiesa come Ordo virginum, con espressione analoga a quelle usate per indicare gli altri Ordines (Ordo episcoporum, Ordo presbyterorum, Ordo diaconorum, Ordo viduarum)”.