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È questo il luogo in cui Gesù ha trasformato l’acqua in vino?

WEDDING FEAST AT CANA

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J.P. Mauro - pubblicato il 18/06/18

Un archeologo crede di aver identificato il luogo in cui si svolsero le nozze di Cana

Il primo miracolo di Gesù di cui parlano i Vangeli ha avuto luogo durante un matrimonio a Cana di Galilea. Quando non era rimasto più vino, Gesù – su esortazione della madre Maria – ordinò che sei giare di pietra venissero riempite d’acqua, che poi trasformò nel vino più delizioso.

Se sappiamo che le nozze ebbero luogo a Cana, nel corso degli ultimi duemila anni abbiamo perso traccia del punto esatto in cui era situata la cittadina. Ci sono varie aree che secondo i ricercatori potrebbero essere Cana, ma l’archeologo Tom McCollough crede di aver identificato il sito più probabile del primo miracolo di Gesù.

Nel suo studio Searching for Cana: Where Jesus Turned Water into Wine”, pubblicato sul numero di novembre/dicembre 2015 della Biblical Archaeology Review, McCollough parla del sito di Khirbet Cana (o Khirbet Qana, “le rovine di Cana”), che lavora per portare alla luce ormai dal 2000.




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Khirbet Cana si trova a una quindicina di chilometri da Nazareth. Gli scavi eseguiti sul posto, iniziati nel 1998, hanno portato alla scoperta di una sinagoga del periodo romano, numerosi miqva’ot (bagni rituali ebraici), sei monete maccabee e un ostrakon con incise delle lettere ebraiche. Questi antichi edifici e i resti hanno identificato Khirbet Cana come un villaggio ebraico dei periodi ellenistico e romano (323 a.C. – 324 d.C.).

Biblical Archaeology spiega che le prove più convincenti sono state trovate in un’ampia rete di tunnel sotterranei usati per l’adorazione dai cristiani clandestini, le cui mura erano segnate con croci e antichi graffiti cristiani che riportavano la definizione “Kyrie Iesou” (“Signore Gesù”) e i nomi dei pellegrini che li avevano visitati.

Cosa ancora più affascinante, gli archeologi hanno scoperto nella prima grotta quello che potrebbe essere un altare: il coperchio di un sacrofago (vedi immagine sopra) con incise delle croci allo stile maltese era stato girato sul fianco per servire come sorta di altare, con la parte superiore consumata, forse dai pellegrini che vi poggiavano le mani durante la preghiera. Sull’“altare” era stata trovata una mensola con due recipienti di pietra.

McCollough nota che sulla mensola “c’era spazio per altri quattro [recipienti di pietra]”. La presenza di sei giare di pietra su un altare in un tempio sotto una possibile localizzazione per le nozze di Cana suggerisce fortemente che i primi cristiani dell’era bizantina credessero che si trattasse della Cana evangelica.

Se si tratta di semplici supposizioni (mancano scritti o resti trovati in quest’area che identifichino il nome dell’insediamento), sembra comunque improbabile che i cristiani dell’era bizantina (iniziata nel 330) avessero perso del tutto la consapevolezza del luogo in cui era situata Cana.

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