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La testimonianza toccante dell’ex ginnasta che perdona il suo abusatore

Greg Kandra - pubblicato il 30/01/18

Rachael Denhollander ha perdonato Larry Nassar offrendo anche una grande dimostrazione di fede

Il Washington Post ha riferito come l’ex ginnasta Rachael Denhollander abbia usato mercoledì scorso la sua testimonianza contro il suo abusatore Larry Nassar come messaggio di grazia e di perdono.

La Denhollander è stata l’ultima vittima a offrire una dichiarazione nel processo in svolgimento in Michigan (Stati Uniti) contro Nassar, ex medico della Nazionale statunitensa di ginnastica. Il giudice Rosemarie Aquilina ha condannato l’imputato fino a 175 anni di carcere per aver abusato delle giovani ginnaste, considerando la condanna a 60 anni ricevuta in precedenza per pedopornografia, come ricorda l’Independent.

Nassar, di 54 anni, è stato riconosciuto colpevole a novembre di sette accuse di abusi sessuali nella Ingham County, e in questi giorni affronterà altre tre accuse nella Eaton County. Quasi 160 donne hanno denunciato il medico, che ha molestato le giovani atlete per vent’anni facendo passare gli abusi per una terapia.

“Mentre venivamo violate sessualmente, Larry veniva sessualmente eccitato dalla nostra umiliazione”, ha confessato la Denhollander, che ha usato parte della sua dichiarazione, durata 36 minuti, per riferirsi alla Bibbia e ha citato anche l’autore cristiano C.S. Lewis.




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“Nelle nostre prime audizioni hai portato la tua Bibbia nella sala del processo e hai parlato di pregare per il perdono, ed è su questa base che faccio appello a te. Se hai letto la Bibbia che porti, sai che la definizione dell’amore sacrificale è quella di Dio stesso, che ama con tale sacrificio da aver rinunciato a tutto per pagare il prezzo di un peccato che non aveva commesso. Con questa grazia anch’io scelgo di amare in questo modo”, ha affermato la Denhollander.

Nel 2016, la ginnasta è stata la prima ad accusare Nassar di abusi sessuali, avvenuti nel 2000 quando aveva 15 anni e lui era medico sportivo presso la Michigan State University al quale si era rivolta per un problema alla schiena. Sul banco dei testimoni ha parlato a Nassar della descrizione biblica del giudizio finale, “dove tutta l’ira di Dio e il terrore eterno verranno effusi su uomini come te”.

“Se dovessi mai raggiungere il punto di affrontare davvero ciò che hai fatto il senso di colpa sarà schiacciante. Ed è questo che rende il Vangelo di Cristo tanto dolce. Perché estende la grazia, la speranza e la misericordia dove non se ne potrebbe trovare. E sarà lì per te. Prego che tu possa sperimentare il peso schiacciante della colpa per poter un giorno sperimentare il vero pentimento e il vero perdono di Dio, di cui hai bisogno ben più del perdono da parte mia – anche se ti do anche quello”.




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In risposta alla sua testimonianza, il giudice Aquilina ha affermato: “Voglio che lei sappia che le sue parole sono quelle giuste – non ha creato solo un caso, ma ha costruito un esercito di sopravvissute di cui lei è un generale a cinque stelle”. “Le sue sorelle sopravvissute ed io la ringraziamo. Lei è la persona più coraggiosa che ho mai avuto nella mia aula di tribunale”.

La Denhollander ha 33 anni ed è madre di tre figli, avvocato e allenatrice. Il New York Times riporta come questa esperienza abbia condizionato profondamente la sua vita, al punto da non avere fiducia neanche nei medici in sala parto, con “una paura che aleggiava su ogni nascita”. Il ricordo di quello che le ha fatto Nassar “ha gettato un’ombra terribile su quella che avrebbe dovuto essere un’occasione di pura gioia”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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