Il 24 settembre è una giornata dedicata alla Bibbia. Dal team alla comunicazione. Organizzatela così
Il 24 settembre la prima “Domenica della Parola“, giornata dedicata alla Bibbia. A promuoverla Paolini e Comunità di Sant’Egidio.
Non è una domenica come le altre e per arrivare “preparati” a questo appuntamento ecco alcuni consigli che possono tornare utili alle parrocchie che la organizzano.
Perché sia ben vissuta, è necessario predisporre i cuori e annunciarla per tempo, evitando di improvvisare questo momento celebrativo e di festa, come consiglia il sussidio liturgico-pastorale “La Domenica della Parole” (edizioni San Paolo).
1) IL TEAM ORGANIZZATIVO
Il primo passo da fare è quello di costituire un gruppo di persone a cui affidare il coordinamento della Domenica. Questi, d’accordo con il parroco o chi per lui, dovranno: fissare il programma nel dettaglio; scegliere le persone da coinvolgere e invitare; individuare modalità adatte per stimolare il coinvolgimento della gente, soprattutto i più giovani, favorendo la lettura e la diffusione della Bibbia; preventivare eventuali spese e individuare vie per coprirle.
Il lavoro, se ben fatto, non sarà poco. Sarà bene quindi suddividerlo determinando a chi debbano essere affidati i singoli incarichi, perché ognuno se ne senta responsabile.
2) I CINQUE “INCARICATI”
Tra le figure irrinunciabili: l’incaricato di tutto il materiale informativo; l’incaricato per la promozione dell’iniziativa e per il coinvolgimento delle fasce più difficili da raggiungere; l’incaricato dei luoghi della carità: ospedali, case di cura, carceri, case di accoglienza, associazioni caritative; l’incaricato della creatività per l’organizzazione di iniziative particolari: concorsi, giochi, staffette, quiz; l’incaricato degli spettacoli: cinema, musica, arte, drammatizzazioni.

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3) OLTRE CHIESA E ORATORI
Un altro passo è quello di pensare alla Domenica della Parola non solo come un’iniziativa ecclesiale e comunitaria, ma come una festa destinata ad andare oltre le mura della Chiesa e degli oratori. La Bibbia è un testo di alto valore culturale e sociale, storico e artistico, morale e umano capace di interpellare ogni categoria di persone, anche quanti si definiscono non credenti.
4) AUTORITA’
Dove è possibile, sarebbe opportuno interessare anche le autorità civili. La loro partecipazione potrebbe essere di stimolo a quanti non si vogliono interessare di “quanto sa di Chiesa”. Tale coinvolgimento è un messaggio indiretto che l’iniziativa è un bene per tutti.
5) CHI NON PUO’ MANCARE
Occorre pertanto prepararsi spiritualmente alla festa, pregando e facendo pregare per la sua buona riuscita. Si chieda in tal senso la collaborazione degli Istituti religiosi, maschili e femminili, di clausura in particolare, dei piccoli, degli ammalati, dei gruppi di preghiera. Nella settimana che precede si può pregare insieme un’invocazione preparata per l’occasione.

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