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Autosabotaggio: quando la tua mente lavora contro di te

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Psiconlinews - pubblicato il 17/11/16

Anche se tutti commettiamo errori, una persona che tende a sabotarsi tenta di correggerli commettendoli di nuovo e prendendo decisioni sempre più sbagliate

Ti stai autosabotando? Alcune persone bevono, altri rimandano in continuazione… e tu? Qual è il tuo modo di autosabotarti?

1: Sopprimere le emozioni: l’aiuto che pregiudica

Spesso ci mettiamo nei guai quando cerchiamo di fuggire dalle emozioni e dai sentimenti negativi. Lo abbiamo fatto tutti in qualche modo, la questione è solo che alcuni lo fanno in modo più regolare di altri. Fuggire dai propri sentimenti non porta alcun bene, ed è un modo di autosabotarsi che interferisce nel conseguimento delle mete a lungo termine e destabilizza i rapporti.

Cercare la soluzione ai problemi nel cibo è un modo comune di autosabotarsi, soprattutto quando la persona ha problemi di sovrappeso. L’assunzione di droghe o alcool è un’altra forma diffusa, ma la procrastinazione è la più comune di tutte.

2: Procrastinazione: dov’è andata a finire la mia giornata?

Ogni minuto facciamo delle scelte che possono portarci al successo o al fallimento. Quando si tratta di autosabotaggio, la procrastinazione è l’ape regina. La procrastinazione è una cesura tra l’intenzione e l’atto, e il comportamento che indebolisce è non colmare quella lacuna, ovvero non agire in base ai propri obiettivi, per paura, dubbio o altro. Ci autosabotiamo quando lo facciamo. Accampiamo scuse, tentiamo di giustificare le nostre azioni e pensiamo che questo non farà alcun male, ma quando non perseguiamo i nostri obiettivi personali ci sentiamo tristi, in colpa e vuoti, il che è estremamente dannoso.

3: Modestia estrema: il caso della scomparsa dell’io

C’è un punto in cui l’adulazione diventa corrosiva. L’autosabotaggio può emergere nei luoghi più strani. Prendiamo una conferenza recente sulla neuroscienza svoltasi a New York: dopo gli interventi c’è stato un momento dedicato alle domande e risposte, alla fine una neuroscienziata ha preso il microfono ma invece di porre la domanda si è lasciata trasportare dall’adulazione. “Mio Dio, ho dimenticato la domanda”, ha detto alla fine, arrotolando nervosamente il filo del microfono con le mani, come se volesse scomparire. “Sono l’ultima a porre una domanda, mi sento in colpa”, ha dichiarato, e ha aggiunto: “Ho dimenticato la domanda, ma la conferenza è stata memorabile”, mentre il pubblico moriva di noia.

4: Vizi: un lungo scivolamento

“Ho fatto cose che non avrei dovuto fare”

L’autosabotaggio non è un atto in sé, ma un processo complesso che mette la persona contro i propri pensieri e i propri impulsi. Anche se tutti noi commettiamo errori, una persona che tende a sabotarsi tenta di correggerli commettendoli nuovamente e con decisioni sempre più sbagliate. È come un vizio. La persona presenta una gamma di scuse e di pensieri deliranti per evitare l’azione dolorosa e necessaria per mettere la sua vita nella giusta direzione.

(Fonte: PsychologyToday)

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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