In America, una strategia di marketing volta ad attirare i giovani viene passata come una forma di evangelizzazione
Permettereste ai vostri figli adolescenti di iscrivervi a un gruppo che ha promesso di insegnare “Come divertirsi, essere popolari e salvare il mondo – tutto allo stesso tempo!”?
Se foste scettici potreste esitare; se foste disperati potreste cogliere l’occasione. Un genitore che non sa più che pesci prendere potrebbe dire: “Se questo tiene i miei figli lontani dalla strada, sobri, vestiti e fuori pericolo li porterò ovunque!”
E se il gruppo che avanza una rivendicazione stravagante di questo tipo fosse collegato alla fede? Sareste più scettici o meno? O potreste dire: “Se riesce a far sì che i miei figli vadano a Messa senza esserci trascinati li iscriverò!”
Avendo parlato con molti genitori posso comprendere la disperazione, ma vorrei esortare ad essere un po’ più scettici. Sollevo la questione per via di alcune pubblicità che ho visto di recente per varie forme di “ministero giovanile” nelle parrocchie e in licei e università. Gli annunci sembrano avere degli elementi comuni: “Divertitevi con ragazzi divertenti in un posto divertente facendo cose divertenti con musica ad alto volume e oratori divertenti e vincete una maglietta!”