“Per esprimere l’amore umano usiamo la poesia; per esprimere l’Amore Divino abbiamo bisogno di permettere che lo Spirito ci ispiri”
Moysés Azevedo, fondatore della Comunità Cattolica Shalom
Immagina che Dio ti faccia questa domanda: “Quanto sai che ti amo?” Penso che potrebbe rispondere qualcosa del genere:
Quanto sai che ti amo?
Spesso non dico quello che vorresti sentirti dire e non faccio quello che vorresti che facessi. A volte può sembrare anche che non senta molto bene o che non presti molta attenzione a quello che dici. Forse in qualche momento ti aspetti un po’ di più da me e non riesci più a sorprenderti quando supero le tue aspettative. Forse senti molto la mia assenza perché non invado la tua libertà. Forse ti puoi sentire solo quando la mia presenza è camuffata. So anche che per te è difficile capire che i miei tempi sono diversi dai tuoi, così come il mio modo di amare è diverso dal tuo.
Ho bisogno, però, che tu sappia una cosa. Vorrei che sapessi che non sempre riesci a capire quanto mi rallegri il tuo sorriso o quanto mi facciano male le tue lacrime. Sicuramente non puoi calcolare il tempo in cui ti aspetto in silenzio o quanto i miei occhi ti accompagnino in ogni istante, lanciando sempre lo sguardo di chi è vicino. Faccio innumerevoli pazzie per raddrizzare le tue vie quando sono storte. La mia pazienza storica non smette di superarsi quando confido in te ancora una volta e credo al tuo desiderio di amarmi. Mi prendo cura di te quando tutti se ne vanno e vedo la tua sofferenza nella sua esatta proporzione. Comprendo le tue paure più di te e non mi spavento per la tua incostanza.
Avrei molto di più da dire del mio amore, ma anche così penso che non saprai mai quanto ti amo. Ma se vuoi conoscere di più questo mio amore, avrò il tempo di oggi e tutta l’eternità per mostrartelo. Vogliamo iniziare oggi?
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]