In un messaggio pubblicato nello stesso giorno in cui il pontefice amante di Twitter ha incontrato il boss della Apple Tim Cook, Francesco ha affermato che la tecnologia digitale e Internet potrebbero aiutare a unire le persone ma hanno anche il potere di creare ferite profonde, e ha messo in guardia contro l’uso dei social media come base per abusi personali e la natura sempre più aggressiva di buona parte del discorso politico.
“Parole e azioni siano tali da aiutarci ad uscire dai circoli viziosi delle condanne e delle vendette, che continuano ad intrappolare gli individui e le nazioni, e che conducono ad esprimersi con messaggi di odio”, ha auspicato.
Il papa ha esortato i politici e le altre persone in posizioni di potere ad essere “sempre vigilanti sul modo di esprimersi nei riguardi di chi pensa o agisce diversamente, e anche di chi può avere sbagliato”, sottolineando l’importanza che chiunque applichi lo stesso principio agli incontri nel cyberspazio mostrando rispetto per “l’altro, che non vediamo ma è reale, ha la sua dignità che va rispettata”.
“Non è la tecnologia che determina se la comunicazione è autentica o meno, ma il cuore dell’uomo e la sua capacità di usare bene i mezzi a sua disposizione”, ha ricordato Francesco.
Questi commenti fanno parte del messaggio annuale del pontefice per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che quest’anno sottolineerà il tema della misericordia: