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Quella carezza di papa Francesco per Juri e mamma Raffaella

WEB POPE FRANCIS YURI CAVAGNA Antoine Mekary ©

© Antoine Mekary / ALETEIA

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 13/10/15

Al termine dell'udienza del mercoledì il pontefice ha impartito una benedizione speciale per un giovane bergamasco affetto da una grave forma di idrocefalia

Papa Francesco non smette mai di sorprendere e quando incrocia sulla sua strada un disabile non tralascia mai una carezza, un abbraccio, una buona parola. Così ha fatto con Juri, inchiodato su una carrozzina, e con un desiderio speciale: vedere da vicino il “suo” Papa.

«Gli ho raccontato la storia di mio figlio, idrocefalo dopo una meningite da piccolo. L’ho ringraziato per quanto fa per noi. Lui ha messo le mani sopra il mio capo, ha baciato Juri sulla testa e gli ha messo le mani su una spalla», racconta Raffaella Cavagna, mamma del giovane.

DA BERGAMO A PIAZZA SAN PIETRO
Un incontro che le è rimasto nel cuore, avvenuto a Piazza San Pietro nel mese di settembre. Erano giunti direttamente da San Pellegrino, in provincia di Bergamo, per assistere all’udienza con il pontefice. Avevano trovato posto insieme agli altri disabili, i tanti disabili che ogni mercoledì contano di ricevere un piccolo gesto da Papa Francesco.

IL TRADIZIONALE GIRO TRA LA FOLLA
E così il pontefice al termine della preghiera è sceso in piazza tra la folla per il consueto abbraccio con i fedeli, si è ritagliato qualche minuto per sostare tra le persone più in difficoltà, ferme ad osservarlo sulle carrozzelle.

L’INCONTRO CON JURI
«Sono stati momenti di forti emozioni – racconta mamma Raffaella – non mi sembrava vero di aver davanti a noi Papa Francesco e ancora oggi guardo quelle foto senza capacitarmi. Con la sua semplicità e umiltà Papa Francesco non mi ha fatto sentire a disagio. ».

IL DONO DELLA CORONCINA
La donna ha raccontato brevemente il grave problema di salute del figlio, chiedendogli di pregare per lui. E Papa Francesco non si è sottratto alla mano tesa dalla signora. «Mi ha detto alcune parole che terrò conservate per sempre nel mio cuore. Poi gli ho donato una coroncina che avevo realizzato con delle perline». Un regalo che il pontefice ha apprezzato e messo da parte.

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