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160mila bambini nati: un miracolo chiamato CAV

Mother and new born – it

IamNotUnique / Flickr CC

Aleteia - pubblicato il 11/11/14

Accoglienza, ascolto e condivisione è il metodo con cui i volontari dei Centri di aiuto alla Vita soccorrono le mamme in difficoltà

I Centi di aiuto alla vita (CAV) in Italia sono 345 e in 40 anni di attività, grazie all’impegno di migliaia di volontari, hanno fatto nascere 160mila bambini, dialogando con altrettante mamme che inizialmente avevano deciso di abortire.

Assenza delle istituzioni
Ma il dato potrebbe essere molto più alto, come spiega Carlo Casini, presidente nazionale delMovimento per la vita «non possiamo non chiederci quanti bambini avremmo potuto far nascere in questi 40 anni se le istituzioni ci fossero state vicine». I Cav infatti possono contare quasi esclusivamente su contributi privati e donazioni, con istituzioni locali che solo in pochi casi e in modo del tutto insufficiente alle esigenze sostengono i progetti di supporto alle aspiranti madri.

Numeri e nascite
In attesa che le istituzioni facciano la loro parte, 160mila creature sono state introdotte alla vita. E questo è solo uno dei dati usciti dal convegno nazionale organizzato dai CAV e dal Movimento per la Vita tenutosi dal 7 al 9 novembre a Montesilvano (Pescara). L’evento, dal titolo “Il futuro comincia qui: CAV & MpV, forza di condivisione per una cultura della vita”, ha registrato un altro numero interessante: nel solo 2013 i Centri aiuto alla vita presenti nel nostro Paese hanno consentito la nascita di 10.291 bambini, quattrocento in più dell’anno precedente.

Accoglienza e dialogo con i volontari
Per la prima volta dunque è stata superata la soglia dei 10mila bebè "figli" del metodo di accoglienza, ascolto, condivisione, dialogo e sostegno adottato sin dal 1975 nei Cav, un’esperienza che va consolidandosi e che attira un numero crescente di volontari, specie tra i giovani, senza alcuna barriera culturale, religiosa e sociale. (Avvenire, 8 novembre)

Prevenire interruzione gravidanza
“Il Movimento per la vita e i centri di aiuto, sono la testimonianza di un lavoro importante e straordinario fatto da volontari" racconta Mario Olivieri, presidente della Commissione Sanità e Affari sociali della Regione Abruzzo, presente al convegno "oltre ad aiutare le donne alle prese con una gravidanza difficile o indesiderata,  sostengono le giovani madri prive di mezzi o sprovviste delle capacità necessarie a fornire le cure al figlio, al fine di prevenire il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza."

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abortocentro aiuto alla vitavita
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