Gent. Direttore, sono la mamma di una ragazza celiaca, volevo chiedere se sarà possibile un giorno evitare a mia figlia e a tutte le persone che hanno questa intolleranza la processione davanti a tutti, prima o dopo gli altri, per ricevere l’ostia consacrata. Non sarebbe possibile fare in modo che tutte le ostie siano senza glutine?
Maria Pia, Mondovì
Cara Maria Pia, capisco il problema e il disagio che comporta. Il Magistero ha cercato soluzioni praticabili senza venir meno al comando di Cristo, il quale prese il pane e lo diede ai discepoli dicendo: “Questo è il mio corpo”. Perciò “il pane per la celebrazione dell’Eucaristia deve essere esclusivamente di frumento, confezionato di recente e azzimo” (Ordinamento generale del Messale romano). Le soluzioni trovate per i celiaci sono due: la sola comunione al calice (con l’attenzione di non mettervi nessuna frazione di ostia); ostie speciali con quantità minima di glutine, per salvare la verità del segno sacramentale (anche qua le ostie vanno messe in una pisside a parte per evitare ogni contatto con le altre). Mi auguro che i parroci siano sensibili sempre a questo problema e agiscano con grande delicatezza. Non solo loro ma tutti i sacerdoti, i diaconi e i ministri straordinari della Comunione, siano sempre attenti a coloro che hanno questo disturbo, tenendo a disposizione e conservando in modo corretto, in contenitori e pissidi ben distinti, le ostie speciali. Alle persone celiache mi sento di dire che la loro sofferenza e il loro disagio non sminuiscono il valore dell’incontro con il Signore nell’Eucaristia; affrontare queste difficoltà può anzi diventare un segno, anche per gli altri, del loro amore per Cristo.