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Il Papa obbliga don Inzoli a ritirarsi a vita privata

Don Mauro Inzoli – it

Vatican Insider

Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 30/06/14

Accusato di abusi su minori il sacerdote cremasco è stato giudicato colpevole dalla Congregazione per la dottrina della Fede

Dovrà condurre una vita ritirata e potrà celebrare messa ma solo in privato: questo il pronunciamento della Congregazione per la Dottrina della fede, che ha recepito le disposizioni di papa Francesco, sulla vicenda di don Mauro Inzoli, accusato di abusi su minori. Un primo decreto aveva disposto la dimissione dallo stato clericale. Il sacerdote, 64 anni, parroco a Crema ed esponente di spicco di «Comunione e liberazione», fondatore del Banco Alimentare e dell’Associazione della Fraternità (Corriere della Sera, 27 giugno).

Voci su comportamenti scorretti del sacerdote giravano sin dalla metà del 2010, ma è solo nel dicembre del 2012 che arriva il provvedimento con il quale la Congregazione per la dottrina della fede lo dimette dallo stato clericale. Decisione che la Congregazione ha rivisto dopo il ricorso del diretto interessato, alleggerendone la posizione dunque. Tuttavia la risposta è arrivata in meno di due anni dall’ex Santo Uffizio: don Inzoli potrà tenere gli abiti sacerdotali, ma dovrà condurre vita privata, evitare qualunque contatto con le opere sociali da lui fondate.

È sempre la Congregazione per la dottrina della fede a mettere nero su bianco quel che era stato sempre mormorato ma di cui non si aveva riscontro: "don Mercedes", come veniva chiamato per il suo gusto per "auto di lusso, sigari, ristoranti alla moda, frequentazioni politiche importanti", ha abusato di minori. La verità del Vaticano è arrivata prima quindi ben prima di quella della magistratura (Huffington Post, 30 giugno).

Per il sacerdote cremasco sono stati inoltre disposte altre restrizioni, soprattutto in merito ad eventuali contatti con minorenni. In caso di mancata osservanza, don Inzoli verrà ridotto allo stato laicale. "Don Mauro – dice la Congregazione – non potrà svolgere accompagnamento spirituale nei confronti dei minori o altre attività pastorali, ricreative o culturali che li coinvolgano. Non potrà assumere ruoli di responsabilità e operare in enti a scopo educativo. Non potrà dimorare nella Diocesi di Crema, entrarvi e svolgere in essa qualsiasi atto ministeriale. Dovrà inoltre intraprendere, per almeno cinque anni, un’adeguata psicoterapia” (La Provincia – di Crema, 27 giugno).

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