Torna o dovrebbe tornare a far parlare di sé la statua di Maria che lacrima sangue, ma i media ignorano i segni se non per parlarne male
Proprio alle porte di Roma, il giorno precedente la canonizzazione dei due papi, sabato 26 aprile, è accaduto uno strano incidente alla statuetta della Madonna di Civitavecchia, quella che (fra il 2 febbraio e il 15 marzo 1995) per 14 volte lacrimò sangue e che è custodita nella chiesetta di Pantano.
Sono stato informato da alcuni amici che erano presenti e immediatamente hanno temuto che la cosa venisse interpretata in modo superstizioso, come è avvenuto per altri episodi recenti, ritenuti da qualcuno (perlopiù dai mass media laici) dei cupi segni del Cielo, specialmente per il papato di Francesco.
I CASI
Molto si è strologato, per esempio, il 26 gennaio scorso quando papa Bergoglio – com’è tradizione – ha fatto volare le colombe dalla finestra del palazzo apostolico. La colomba, si sa, è simbolo della pace, ma per i cristiani anche dello Spirito Santo.
Già con Giovanni Paolo II e con Benedetto XVI era accaduto che le due colombe bianche, appena uscite nel mondo, rientrassero nella finestra pontificia (a volte andando a posarsi proprio sul Santo Padre).
Il 26 gennaio scorso invece il povero volatile appena fuori dalla finestra è stato attaccato da un gabbiano e poi da una cornacchia che l’ha ammazzato. Un incidente che è stato caricato di significati apocalittici e simbologie fantasiose.
Così come quello – ben più tragico – accaduto al giovane Marco Gusmini in gita con l’oratorio a Cevo, in Val Camonica. Per una strana coincidenza, il ragazzo, che abitava in via Papa Giovanni XXIII, è morto per il crollo di un’alta croce che era stata dedicata a papa Wojtyla.
Questo tragico incidente, proprio due giorni prima della canonizzazione dei due papi voluta da Francesco, è stato ovviamente interpretato da qualcuno in modo dissacratorio. E superstizioso.
Dopo tali precedenti è comprensibile che sabato a Pantano si sia prodotto un certo smarrimento. E’ accaduto infatti questo.
L’INCIDENTE
Nel pomeriggio si è svolta una celebrazione bella e commovente. Il vescovo emerito di Civitavecchia, monsignor Girolamo Grillo, che visse proprio i giorni delle lacrimazioni e che – inizialmente ostile – assisté alla quattordicesima lacrimazione di sangue, ha deciso di far fondere la sua preziosa croce pettorale d’oro per ricavarne una corona da porre sulla testa della Madonnina.
E’ una bella corona con i simboli dello stemma di papa Francesco e – a lato – quelli dell’attuale vescovo di Civitavecchia e di monsignor Grillo.
La statuetta della Vergine è stata perciò incoronata durante quella solenne cerimonia presieduta da monsignor Marrucci, attuale titolare della diocesi, insieme a monsignor Grillo e a monsignor Marra.
Per la verità la statuetta aveva già una corona che era stata benedetta da Giovanni Paolo II, il quale aveva anche posto sulla mano della Vergine un rosario da lui benedetto, ma quella corona regale del papa era troppo grande e non era stata mai collocata sulla statuina (si trova nella teca).
Dunque sabato la Madonnina è stata insignita con l’oggetto donato da monsignor Grillo. Sennonché più tardi, appena la statua è stata ricollocata nella teca della chiesina di Pantano, la corona è caduta ed ha colpito e staccato la mano della Madonnina che teneva la corona del rosario donatale da Giovanni Paolo II.
I fedeli che erano lì in preghiera sono rimasti scossi e preoccupati per quello che i giornali avrebbero potuto scriverne. In ogni caso tutto è stato subito restaurato e ripristinato.
IL RACCONTO DEL MONSIGNORE
L’indomani, saputo dell’incidente, ho telefonato a monsignor Grillo che ha minimizzato l’accaduto, declassandolo a banale infortunio (gli uomini di Chiesa, grazie al cielo, sono proprio impermeabili alle superstizioni).