Migliaia di lavoratori di una delle più grande fabbriche di scarpe della Cina sono da ieri in sciopero a Dongguan, nel sud del paese, contro condizioni di lavoro precarie, lo riporta La Stampa il 15 aprile.
In piazza a protestare
I lavoratori della Yue Yuen (gruppo che produce scarpe per Nike, Crocs, Adidas, Reebok, Asics, New Balance, Puma, Timberland), erano già scesi in piazza lo scorso 5 aprile e da ieri, poiché sono stati bloccati i negoziati con i vertici dell’azienda che impiega oltre 60.000 dipendenti nella città del Guangdong, hanno ripreso con più vigore le proteste.
Una delle richieste disattese, oltre alle condizioni di lavoro migliori, è il pagamento delle assicurazioni e previdenza sociale, oltre che degli aiuti sull’immobiliare.
No aiuti dall’azienda
I lavoratori, infatti, sono per la maggior parte immigrati da altre province e in base alla legge cinese non possono portare nell’altra provincia la loro assicurazione sociale statale co-pagata dai lavoratori e dall’azienda, a meno che non sia pagata una supplementare. Ma l’azienda non ne vuole sapere di aiutare i lavoratori in questo e da qui le proteste delle migliaia di dipendenti di questi giorni, che vanno a sommarsi a quelle di tanti altri operai sparsi nel paese per questioni legate alle condizioni di lavoro e ai contratti.
La Dottrina Sociale della Chiesa
I diritti dei lavoratori, come tutti gli altri diritti, si basano sulla natura della persona umana e sulla sua trascendente dignità. Il Magistero sociale della Chiesa ha ritenuto di elencarne alcuni, auspicandone il riconoscimento negli ordinamenti giuridici: il diritto ad una giusta remunerazione; il diritto al riposo; il diritto «ad ambienti di lavoro ed a processi produttivi che non rechino pregiudizio alla sanità fisica dei lavoratori e non ledano la loro integrità morale» così come «il diritto a convenienti sovvenzioni indispensabili per la sussistenza dei lavoratori disoccupati e delle loro famiglie; il diritto alla pensione nonché all’assicurazione per la vecchiaia, la malattia e in caso di incidenti collegati alla prestazione lavorativa.
Tali diritti vengono spesso offesi, come confermano i tristi fenomeni del lavoro sottopagato, privo di tutela o non rappresentato in maniera adeguata. Spesso accade che le condizioni di lavoro per uomini, donne e bambini, specie nei Paesi in via di sviluppo o in regimi come quello cinese, siano talmente inumane da offendere la loro dignità e nuocere alla loro salute.