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Il demonio esiste e agisce, ma la vittoria è sempre di Dio

I santi intercedono per noi nella lotta contro il demonio?

@DR

Portaluz - pubblicato il 14/04/14

Intervista a padre Luis Escobar, primo esorcista nominato formalmente in Cile

Padre Luis Escobar Torrealba è appena stato nominato esorcista della diocesi di Santa Cruz de Rancagua, in Cile. Si tratta di una nomina storica perché è l’unico esorcista designato formalmente nel Paese sudamericano.

Padre Luis non è nuovo a questa pratica. Ha già compiuto vari esorcismi e ha collaborato alla cura e alla liberazione di decine di persone che soffrivano per qualche azione del demonio.

In questa intervista concessa al quotidiano Portaluz, il sacerdote condivide la sua esperienza, tutta la fonte della grazia e le sfide che implica questo ministero.

Qual è il significato di questa nomina?
Chi cura e libera è Cristo, e l’azione della Chiesa manifesta questa misericordia salvifica di Dio, che dona e restituisce all’uomo la sua dignità di figlio di Dio.

L’incarnazione, la vita, la passione, la morte e la resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo hanno stabilito per sempre la sconfitta del demonio, e questo mio nuovo ministero è chiamato a dare testimonianza di ciò.

La nomina mostra anche una situazione che sta interessando molte persone: le famiglie stanno soffrendo per l’azione straordinaria del demonio nella loro vita, e in assenza di sacerdoti formati e disponibili a questo ministero cercano soluzioni su vie senza scrupoli: maghi, fattucchieri, indovini, stregoni e affini – che non solo si prendono il loro denaro, ma potenziano il male spirituale che le colpisce.

Oltre all’azione straordinaria, in quali altri modi si può manifestare il demonio?
La prima azione è la mancanza di fede. Una società sedotta dall’ideologia di genere e da altri fattori, che respinge valori cristiani come la vita, il matrimonio, la famiglia, i figli. Un’educazione sempre più laica, relativista, in cui si promuove una morale individuale che invita ciascuno a fare ciò che vuole. L’aumento della violenza nelle famiglie, nelle strade, nelle nostre città.

Le enormi disuguaglianze provocate da un modello economico che non mira al bene comune, con i suoi falsi profeti, che annunciano un miglioramento sostanziale nella vita dei cittadini quando questi sanno che non lo faranno né possono farlo partendo da un’ideologia che non valorizza aspetti fondamentali come la vita.

Per quanto tempo ha compiuto esorcismi e preghiere di liberazione prima di essere nominato formalmente?
Circa 8 o 9 anni. È stato un processo, perché all’inizio sono arrivate nella mia parrocchia le Messe di guarigione e liberazione. Poi hanno iniziato a presentarsi fenomeni e persone con sofferenze che io non conoscevo e per le quali la scienza era poco “perspicace”, non riconoscendo i propri limiti, lasciando le persone senza soluzione o, peggio ancora, esposte ai seguaci del demonio, come spiritisti, stregoni e altri che ho già menzionato.

Questo mi ha portato a pregare, a chiedere l’aiuto della Santissima Vergine per comprendere, studiare, leggere, partecipare a congressi fuori dal Paese, perché in Cile non c’era una formazione per sapere come agire in questi casi.

Il vescovo è stato sempre informato della situazione. Abbiamo allora iniziato a realizzare azioni di liberazione informando sempre il vescovo in modo molto preciso, e poi questi ha autorizzato la realizzazione di esorcismi ad casum.

Se lei realizzava esorcismi già prima, a cosa serve questa nomina ufficiale?
Il Rituale (dell’esorcismo), per essere applicato, richiede in ogni caso l’autorizzazione del vescovo quando non si ha questa nomina ufficiale.

Tale nomina cerca di facilitare il servizio pastorale, che esige discernimento, interviste, diagnosi, prima di applicare il rito di un esorcismo solenne. In particolare perché non è un’attività che il sacerdote esercita come questione indipendente, ma per offrire i mezzi attraverso i quali si manifestano la misericordia e la grazia di Dio, il che costituisce l’attività propria della Chiesa.

Ciò implica anche un’attenzione all’obbedienza e il fatto di tenere il vescovo sempre informato. Il sacerdote che riceve questo mandato dal suo vescovo deve essere sempre obbediente ed essere anche consapevole dei propri peccati, confessandosi regolarmente, perché il diavolo non ci lascerà tranquilli in nessun momento, ve lo garantisco.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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