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Posso perdonare tutto? E se non sono capace?

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Karrie Nodalo

Revista Misión - pubblicato il 23/10/13

La forza del perdono è così grande che è capace di rinnovare la nostra anima

I miei peccati colpiscono gli altri? Possiamo perdonare qualsiasi offesa? Anche se non ci viene chiesto perdono? E se non sono capace? Che differenza c'è tra il perdono di Dio e il perdono umano? A queste e altre domande sul perdono ha risposto il postulatore della causa di un gruppo di 900 martiri della persecuzione religiosa in Spagna negli anni Trenta del secolo scorso, Jorge López Teulón, nella seguente intervista pubblicata sull'ultimo numero della rivista Misión.

Possiamo perdonare qualsiasi offesa?

Possiamo e dobbiamo. Il Padre Nostro dice “… rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Con questo, Gesù ci indica che dobbiamo perdonare perché questa azione ci arricchisce spiritualmente.

Dobbiamo perdonare anche se non ci viene chiesto perdono?

Sempre. Quando perdoniamo qualcuno che ci ha offeso gli restituiamo la sua dignità, e ciò fa sì che anche noi stessi possiamo essere degni di ricevere il perdono.

Come deve perdonare il cristiano?

È nota la frase di C. S. Lewis: “Scusando ciò che è scusabile non c'è carità cristiana, ma mera giustizia. Per essere cristiani dobbiamo perdonare ciò che non è scusabile, perché Dio fa così con noi”.

Dio perdona solo attraverso il Sacramento della confessione?


Sì. Solo Dio perdona i peccati. Il sacerdote lo fa perché Dio glielo ha affidato, ed è a Suo nome che lo fa. In realtà, confessando i peccati al sacerdote li stiamo dicendo a Cristo stesso.

Dopo aver ricevuto l'assoluzione e aver svolto la penitenza siamo “puliti”?


Sì. Il frutto della confessione “opera una autentica 'risurrezione spirituale', restituisce la dignità e i beni della vita dei figli di Dio, di cui il più prezioso è l'amicizia di Dio”, affermava il beato Giovanni Paolo II. La Misericordia di Dio lascia la nostra anima pulita e splendente.

Dio ci perdona anche se non gli chiediamo perdono?

I limiti del male li pone la Divina Misericordia. Ciò non vuol dire che tutti si salvino automaticamente per la Misericordia di Dio, scusando così ogni peccato, ma che Dio perdonerà ogni peccatore che accetterà di essere perdonato.

I miei peccati colpiscono gli altri?

Anche se ogni peccato è personale, perché è un atto di libertà di un uomo in particolare, è allo stesso tempo sociale. Ricordava il beato Giovanni Paolo II che “in virtù di una solidarietà umana tanto misteriosa e impercettibile quanto reale e concreta, il peccato di ciascuno si ripercuote in qualche modo sugli altri”.

Cosa possiamo fare se, pur volendo, non siamo capaci di perdonare un'offesa?

Dio promette che quando andiamo da Lui chiedendogli perdono ce lo concede gratuitamente. Quando ci costa, dobbiamo chiedere al Cuore di Gesù di introdurci nella sua “fornace ardente di carità” per riuscirci.

Devo chiedere perdono se le mie intenzioni erano buone?


Per dover chiedere perdono basta che abbiamo arrecato un danno. La cosa importante è sapere come ho offeso l'altro… ben al di là delle mie intenzioni.

Che differenza c'è tra il perdono di Dio e il perdono umano?


Il perdono umano è in se stesso impotente e inefficace, perché è qualcosa di esterno alla mancanza, può passare sopra all'offesa, dimenticare, ma non può cancellare la macchia prodotta da chi ha offeso.

Il perdono divino è onnipotente ed efficace; annichila la mancanza, perdona la pena, cancella la macchia, arriva fino al più profondo del nostro essere per ricreare in noi un cuore puro e rinnovare nel nostro cuore lo spirito di rettitudine. E se ciò non bastasse, ci restituisce tutte le ricchezze soprannaturali che avevamo perso per via del peccato.

Possiamo vivere senza perdonare?

Ovviamente no. San Giovanni Crisostomo dice che “nulla ci assimila tanto a Dio come il fatto di essere sempre disposti a perdonare”. È la lezione dei martiri: mentre li fucilavano ripetevano parole di perdono. Il beato Cruz Laplana assolveva i suoi assassini dal peccato che stavano commettendo. Se ce l'hanno fatta loro in circostanze estreme, perché non potremmo farlo noi?

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