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Il vostro coniuge è ateo? Fate questo esercizio con lui

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Edifa - pubblicato il 15/09/20

Molte coppie condividono tutto tranne la fede. Se vi trovate in tale situazione ed è fonte di sofferenza per voi, fate questo esercizio da soli o con il vostro coniuge.

di Marie-Noël Florant

Ci sono molte testimonianze che dicono quanto sia difficile vivere con un coniuge che non condivide il proprio credo religioso. “Mio marito è ateo e trovo difficile convivere con ciò. Mi dice che la religione è per i deboli ed è difficile per me essere pienamente felice nella mia vita di coppia perché non mi sento riconosciuta in questa dimensione spirituale della mia vita. Prego per lui ma non vedo cambiamenti e questo mi addolora e scoraggia”. “Mia moglie mi accompagna di tanto in tanto a Messa perché è un momento di vita famigliare e sa che ne ho bisogno, cosa che apprezzo molto. Ma io vivo la mia fede da solo e vorrei tanto condividerla con lei. Sono impegnato in parrocchia, ma questo non colma il vuoto di cui soffro, eppure so che mia moglie mi ama”.

Questa disparità coniugale nella vita spirituale spesso è fonte di una forte sofferenza da entrambe le parti, che può portare ad una profonda insoddisfazione e persino allo scoraggiamento. Come possiamo vivere questa situazione in modo più sereno e anche, perché no, positivo?

Un’opportunità per accettare la diversità dell’altro

Gli atei, in generale, hanno una funzione interessante per i credenti: li mettono nella necessità di indagare la loro fede e li costringono a vivere i loro valori cristiani in modo profondo. Su questo terreno, indubbiamente potranno incontrarsi, e se l’altro è ateo, bisognerà porsi le domande giuste: “Come vivo, come cristiano, i valori del Vangelo? E l’amore per il prossimo? E più precisamente, l’amore per il mio coniuge”?

È ateo, così sia. Ma è solo questo? Elencate, matita alla mano, tutti gli aspetti che apprezzate in lui o lei, mettendoli in relazione a situazioni molto concrete: è tenero? delicato? sensibile? attento? coscienzioso? tuttofare? intelligente? profondo? divertente? rispettoso? puntuale? riservato? espansivo? coraggioso? esigente? L’elenco può essere ampio, ma se il vostro è malauguratamente breve, cercate bene, non avete sposato quest’uomo (o questa donna) per quelle poche qualità. La vostra delusione per le differenze di punti di vista spirituali non deve nascondere tutta la profondità che il vostro coniuge cela.

Questo esercizio che ciascuno può fare personalmente può portare ad uno sviluppo costruttivo condividendolo poi insieme. È un’opportunità per accettare le differenze dell’altro e ringraziare per le diversità coniugali, ed è un bel modo per amarsi, poiché chi ama è nato da Dio e conosce Dio (1Gv 4, 7).

Tags:
ateismo
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