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La vita in paradiso sarà monotona?

ANGELS

Francesco Botticini-Public domain

Edifa - pubblicato il 04/09/20

Abituati al ritmo frenetico dei nostri orari, non ci annoieremo in Paradiso (dove il Signore forse ci concederà un posto), là dove il tempo non finisce mai?

di Abbate Pierre Descouvemont

Poiché viviamo nel tempo, non possiamo immaginare una vita felice senza un perpetuo rinnovamento del nostro ambiente e delle nostre gioie. Anche se viviamo in una casa ideale, con una vista mozzafiato sul mare o sulle montagne, il paesaggio cambia da un’ora all’altra e ci piace andare altrove! Ci piace ricevere nuovi amici, o guardare qualcosa di nuovo in TV. E se viviamo da eremiti, ci piace scoprire ogni giorno un po’ di più il vero volto di Cristo e il Suo amore. Allora come possiamo essere felici in Cielo quando finalmente vedremo Gesù nello splendore della Sua gloria e godremo della pienezza del Suo amore? Non c’è più niente da scoprire o da inventare! Come possiamo accontentarci di un oratorio quando abbiamo passato tutta la vita in un laboratorio?

La sorpresa sarà meravigliosa, più di quanto si possa immaginare

Ci consoliamo con il pensiero che andremo in giro per il Paradiso e che non smetteremo mai di dirci “grazie” l’un l’altro, le “Maria Maddalena” alle “Maria Goretti” reciprocamente. I nostri carnefici ci chiederanno “perdono” e noi lo riceveremo da coloro che abbiamo ferito. Grideremo “Grazie!” a tutti i santi che credevamo di conoscere e che finalmente ci appariranno in tutta la loro grandezza”. Ricordiamoci soprattutto che Dio ci dirà un giorno: “Entra nella gioia del Tuo Signore per sempre” (Mt 25, 21). Poi, come un “fulmine” senza fine, entreremo nella gioia del Figlio prediletto: anche noi non smetteremo mai di affrettarci verso il Padre, dicendoGli: “Padre, sono felice di essere il Tuo figlio prediletto, e Tu sei meraviglioso!”

La sorpresa che Dio sta preparando è più meravigliosa di quanto noi possiamo immaginare

Lo vedremo arrabbiato per le disgrazie che ci travolgono e “sofferente” di quelle disgrazie, ma è una sofferenza che non turba la Sua gioia, perché Egli vede e noi vedremo con Lui tutto il bene che, nella Sua onnipotenza, Egli è capace di far uscire da tutti questi mali. Ci meraviglieremo del modo meticoloso con cui Egli ha vegliato sulle nostre vite e sulla vita del mondo. Ci congratuleremo con Lui per tutte quelle coppie riconciliate, per tutti quei figli riconciliati con i loro genitori, per tutte quelle persone ribelli riconciliate con il loro Creatore e Salvatore. E noi canteremo per Lui la nostra adorazione in un coro senza false note, senza la minima gelosia o delusione.

E quando risorgeremo, non saranno solo le nostre corde vocali ad esprimere la nostra gioia, è tutto il nostro corpo che si rallegrerà, e mi piace pensare che non smetteremo di ballare, di fare lo slalom tra le stelle del cielo trasfigurato, passando senza sforzo da una galassia all’altra! Quel che è certo è che la sorpresa che Dio ci prepara è infinitamente più bella di quanto possiamo immaginare: “Occhio non vide, né orecchio udì, né mai salirono nel cuore dell’uomo, queste cose Dio ha preparate per coloro che Lo amano” (1 Cor 2, 9).

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