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Ecco perché abbiamo bisogno dei santi

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© José Luiz Bernardes Ribeiro / CC BY-SA 4.0

Edifa - pubblicato il 21/07/20

I santi sono molto più utili di quanto spesso pensiamo!

di padre Pierre Descouvemont

“Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato Sé stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza Egli l’ha data nei tempi stabiliti” (1 Tm 2,5-6). È a causa di queste parole di San Paolo che i nostri fratelli protestanti non amano sentirsi dire che i Santi pregano per noi in Cielo. Gesù è “l’unico mediatore” che abbiamo presso il Padre.  “Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i Cieli” (Eb 7,26). Tuttavia, tutta la Bibbia proclama che Dio tiene conto anche della minima supplica che i Suoi figli Gli fanno (Sal 32,22; Lc 11,9) e per questo l’Apostolo non esita a chiedere ai fedeli di pregare per le altre comunità e per lui (Ef 6,18-20; Cor 4,3-4). E in Cielo, un angelo offre a Dio “le preghiere di tutti i santi” (Ap 8,3).

Naturalmente, i cristiani sanno bene che è attraverso Gesù Cristo che queste preghiere possono avere valore. Ma come possiamo comprendere la fecondità delle preghiere di coloro che sono già in Cielo, quando sappiamo che non possono più avere il “merito” di pregare come hanno fatto sulla terra?

I santi, un esempio per tutti i cristiani

Innanzitutto, possiamo affermare che il Signore gradisce l’umiltà e la fiducia con cui ci rivolgiamo ai nostri defunti. Questa è senza dubbio il motivo per cui, Egli esercita la Sua potenza durante gli esorcismi, solo dopo che il sacerdote e coloro che lo accompagnano, abbiano supplicato a lungo gli angeli e i santi, affinché intervengano in favore del posseduto.

Inoltre, chiedendo l’intercessione dei santi, alziamo gli occhi verso di loro e ci mettiamo ad ammirare la loro generosità, la loro santità e il loro amore per il Signore. Quando pensiamo a loro, sentiamo il desiderio di imitarli e così la carità cresce nei nostri poveri cuori di peccatori.

Anche una maggiore umiltà si radica in noi perché ci rendiamo conto del lungo cammino che dobbiamo ancora percorrere per poterli raggiungere. Questa è una battaglia contro il nostro orgoglio e anche contro lo scoraggiamento. Lo Spirito ci sussurra: “Anche tu puoi fare come loro”.

Le nostre preghiere permettono una possibile beatificazione o canonizzazione

Infine, quando diciamo una novena per chiedere una guarigione, per intercessione di una persona morta “in odore di santità”, e che otteniamo la grazia richiesta al seguito di questa novena, permettiamo alla Chiesa di procedere eventualmente alla sua beatificazione o canonizzazione. Pur sapendo che Dio esaudisce sempre la più umile delle preghiere del più piccolo dei suoi figli, ma sempre secondo i suoi tempi, che sono spesso molto diversi dai nostri!

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