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Come coltivare lo spirito missionario in un bambino?

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Monkey Business Images I Shutterstock

Mathilde De Robien - pubblicato il 16/01/23

In occasione della Giornata dell'Infanzia Missionaria, evochiamo alcune vie perché anche i bambini possano partecipare alla missione di evangelizzazione e diventare discepoli missionari

Ogni cristiano è chiamato a diventare un “discepolo missionario” – espressione desiderata da Papa Francesco, al cuore del suo pontificato e della sua esortazione apostolica Evangelii gaudium, che invita tutti i battezzati a testimoniare l’amore di Cristo. Un modo, come i primi discepoli, la samaritana e San Paolo, di annunciare la Buona Novella.

Se ogni cristiano “ha realmente fatto esperienza dell’amore di Dio che lo salva, non ha bisogno di molto tempo di preparazione per andare ad annunciarlo”, afferma il Papa. Anche i bambini sono invitati alla missione, o almeno a preparare il loro cuore ad essa. “Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione”.

I bambini hanno il loro posto nella proclamazione del Vangelo. Non si tratta necessariamente di parlare tutto il tempo di Gesù, ma di imparare ad aprire il cuore agli altri, soprattutto ai più deboli.

Durante l’Angelus del 6 gennaio 2015, Papa Francesco, parlando della Giornata Mondiale dell’Infanzia Missionaria, ha dichiarato:

“È la festa dei bambini che vivono con gioia il dono della fede e pregano perché la luce di Gesù arrivi a tutti i fanciulli del mondo. Incoraggio gli educatori a coltivare nei piccoli lo spirito missionario. Che non siano bambini e ragazzi chiusi, ma aperti; che vedano un grande orizzonte, che il loro cuore vada avanti verso l’orizzonte, affinché nascano tra loro testimoni della tenerezza di Dio e annunciatori del Vangelo”.

Come coltivare lo spirito missionario nei bambini?

1Insegnate loro a riconoscere i doni di Dio

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Per testimoniare l’amore di Cristo, è necessario innanzitutto sperimentarlo. È tuttavia difficile per un bambino imparare l’amore di Dio, quella Persona che rimane invisibile nella sua vita quotidiana. Per esortarlo a riconoscere l’amore di Dio, ponetegli semplicemente la domanda: “Come vedi che Dio ti ama?” Alcune idee per aiutarlo a rispondere: è Dio che ha creato questi alberi che offrono un paesaggio così bello, questa frutta e questa verdura che ci permettono di nutrirci, quest’acqua che toglie la sete. È Dio che è all’origine della vita, dell’amore in famiglia… È sempre Dio che ha inviato Suo Figlio Gesù sulla Terra per salvare tutti gli uomini… Una volta riconosciuti i doni, esortatelo a rendere grazie a Dio. Un gesto di gratitudine che amplia il cuore.

2Esortateli ad essere attento agli altri

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Il discepolo-missionario è aperto all’incontro. In questo ambito, l’esempio dei genitori gioca un ruolo importante. La vostra casa è un luogo accogliente? Qual è la vostra opinione sui più deboli? Un bambino, fin da molto piccolo, è incline all’empatia. Coltivate questa qualità, che gli permetterà di “andare verso le periferie” e prendersi cura delle persone che lo circondano.

3Insegnate loro a condividere

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“Aiutami a condividere il mio tempo, la mia amicizia e il mio denaro”, chiede la preghiera dei bambini e dei giovani missionari delle Pontificie Opere Missionarie (POM). Vivere la fraternità con il prossimo, donare il tempo andando a visitare un malato o un anziano, tirare fuori del denaro per donarlo a un’associazione… Sono tutti modo per imparare a condividere, qualità essenziale del futuro discepolo-missionario!

4Mantenete la vostra gioia

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“Ci sono cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua”, lamenta il Papa nella Evangelii gaudium. Un discepolo-missionario non ha un atteggiamento sepolcrale, ma irradia la gioia che procura l’amore di Cristo. Un bambino possiede spesso questa allegria semplice. Coltiviamola rallegrandoci con lui, perché “la gioia che traspare in coloro che sono attirati da Cristo e dal suo Spirito è ciò che può rendere feconda ogni iniziativa missionaria”.

5Insegnate loro a pregare

Per poter parlare personalmente di Dio che ama e salva è necessario averlo conosciuto, parlargli regolarmente, considerarlo una persona vicina e non lontana da sé. È attraverso la preghiera che cresce questa intimità. Per questo è necessario insegnare ai bambini a pregare, mostrare loro che possono creare e sviluppare una vera amicizia con Dio.

Preghiera di lode, preghiera di richiesta, preghiera di azione di grazie… Iniziate i bambini anche alla preghiera di intercessione: per diventare discepoli-missionari, è importante invitarli a pregare per gli altri, ad adottare una forma di preghiera che non sia egocentrica. Non si tratta di pregare solo per se stessi, ma di portare intenzioni che riguardano il mondo e il prossimo. Questa preghiera estesa a tutta la Chiesa apre il cuore del bambino e gli permette di prendere il suo posto nella grande famiglia dei battezzati. Come persona battezzata, è membro della Chiesa e può pregare per altri membri meno fortunati o più afflitti di lui.

Preghiera dei bambini e dei giovani missionari

Signore, attraverso il mio Battesimo

mi hai fatto entrare nella grande famiglia dei Tuoi figli, la Chiesa.

Tu mi conosci per nome e mi chiami ad essere missionario.

Aiutami a interessarmi agli altri, ad amarli e a incontrarli come sono.

Aiutami a condividere il mio tempo, la mia amicizia e il mio denaro

con tutti i miei fratelli e le mie sorelle nel mondo.

Insegnami a pregarti tutti i giorni

e a confidare in Te in tutto.

Guarda e benedici, Signore, tutti i bambini del mondo.

Insegnami a mettermi al servizio del prossimo,

per essere nella gioia testimone del Vangelo.

Amen.

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