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Una statua della Madonna intatta dopo i tornado negli Stati Uniti: un miracolo?

Imagem de Nossa Senhora intacta após tornado

Courier Journal | Facebook

Francisco Vêneto - pubblicato il 16/12/21

Come interpreta la Chiesa eventi di questo tipo? Perché non può essere considerato un miracolo?

Ha richiamato l’attenzione sulle reti sociali un’immagine della Madonna intatta tra le macerie provocate da uno dei tornado che hanno devastato decine di città statunitensi tra venerdì 10 e sabato 11 dicembre. Gli Stati del Midwest e del Sud sono stati colpiti brutalmente. Il numero di morti si avvicina al centinaio.

In mezzo alla devastazione provocata alla chiesa della Resurrezione, una parrocchia cattolica a Dawson Springs, nel Kentucky, è possibile trovare la statua intatta di Maria con il Bambino Gesù tra le braccia in netto contrasto con il tetto divelto e le pareti seriamente compromesse.

Tina Casey, della segreteria per la comunicazione della diocesi di Owensboro, ha dichiarato alla stampa che “probabilmente verrà dichiarata la perdita totale” dell’immobile della chiesa.

Il vescovo di Owensboro, monsignor William Medley, ha chiesto preghiere e di destinare le donazioni alle vittime del disastro. Il presule ha anche ringraziato per la “dimostrazione di sostegno ricevute da tutto il Paese e dal mondo”, e ha ricordato ai fedeli che “Papa Francesco ha pregato per il Kentucky e per tutte le persone colpite dai tornado”.

Quanto alla statua della Madonna intatta, molti fedeli hanno descritto il fatto come “miracoloso”, cosa piuttosto comune in casi di questo tipo.

Ma sarà davvero un miracolo?

No. Non si può parlare tecnicamente di miracolo quando esistono spiegazioni scientifiche plausibili per un evento. In questo caso, una notevole gamma di variabili è capace di spiegare perché un fenomeno naturale, pur avendo un potenziale catastrofico, può aver lasciato un’immagine di Maria intatta in mezzo a tanta devastazione.

L’uso del termine “miracolo” è comune di fronte a fenomeni che sembrano soprannaturali: nella maggior parte dei casi, è mosso da buone intenzioni, ma come termine tecnico è precipitoso e sbagliato.

I miracoli sono fenomeni scientificamente inspiegabili che contraddicono le regole della natura per come le conosciamo. Perché un fenomeno possa essere dichiarato ufficialmente come di carattere soprannaturale da parte della Chiesa, servono studi prudenti e dettagliati. La Chiesa segue criteri scientifici piuttosto rigidi per affermare un miracolo. I miracoli di guarigione, ad esempio, richiedono decenni per essere riconosciuti. I fatti devono essere accuratamente studiati dai medici, rivisti da scienziati (nella maggior parte dei casi laici e perfino atei), esposti alle critiche pubbliche, e solo dopo aver effettuato tutti gli studi scientifici la Chiesa compie l’analisi teologica mediante il lavoro delle sue commissioni di esperti in Teologia.

Per conoscere un po’ meglio la delicata valutazione dei presunti miracoli da parte della Chiesa, si può leggere un articolo pubblicato da Aleteia sui 7 criteri per dichiarare miracolose le guarigioni avvenute nel santuario di Lourdes.

È allora un “segno”?

La statua della Madonna intatta dopo la devastazione di un tornado può essere allora considerata un “segno”, se non un miracolo?

Se si intende per “segno” qualcosa che ha una “significato” è sicuramente così, è un segno naturale – ovvero un fatto chiaro e che richiama l’attenzione, ma comunque “previsto” nell’ordine naturale delle cose. Questo tipo di fatto, per quanto insolito ai nostri occhi, indica innanzitutto l’esistenza di un ordine natuale – e questo è già un fattore importante, perché indica che esiste un ordine naturale anziché il mero caso.

Non è solo il soprannaturale che ci può colpire: anche la natura stessa, inclusa la nostra incapacità naturale di ammirare il bello, ha molto da dirci, visto che il fascino della natura in sé ci rimanda già a una delle domande fondamentali della filosofia e della scienza: qual è l’origine di tutto questo?

Un evento notevole ma che si può spiegare in base all’ordine naturale delle cose può fungere da spunto per riflessioni importanti.

Il cristiano crede che Dio ci parli attraverso segni, naturali o soprannaturali, e che Egli lascia sempre alla libertà di coscienza di ciascuno la decisione finale su come interpretarli. Gli stessi atei, del resto, sottolineano in genere che le tragedie sono una “prova” del fatto che Dio non esiste, facendo appello alla loro “fede” nella non esistenza di Dio sulla base di segni passibili di interpretazioni personali (che scientificamente parlando non sono validi come prove).

Per chi crede nell’inesistenza di Dio, tutto è e sarà sempre mero caso e mancanza di senso. Per chi crede in Dio e nel senso soprannaturale dell’esistenza, tutto è e sarà sempre un grande miracolo, testimoniato da un’abbondanza di segni pieni di senso.

“I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani” (Salmo 18, 2).

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