Sabato due ottobre, nel giorno della festa dei Santi Angeli Custodi, si è tenuto il terzo capitolo del Monastero WiFi nella Basilica di San Pietro, una giornata ricca di preghiera e di catechesi sulla preghiera. La Santa Messa alle ore 12.30 è stata celebrata da don Fabio Rosini che nella sua omelia ha parlato della preghiera "Angelo di Dio". C'eravate?
Io ero a casa costretta dalla febbre dei figli a non partecipare. Ma in quel momento, occupata a preparare il pranzo, ho potuto collegarmi e ascoltare. Ascoltare è un parolone con due bambini sotto i quattro anni influenzati e una neonata di nemmeno tre mesi pronta a reclamare giustamente la sua mamma.
L'omelia di don Fabio però ha destato immediatamente l'attenzione della mia primogenita che tutta seria ha domandato: "ma lui sta parlando con me? ha detto Angelo Custode la preghiera dei bambini", indicando con l'indice il volto del sacerdote sullo schermo poggiato sul forno a microonde.
Quante volte mi è capitato di trovarla in un cantuccio, nello spazio tra il caminetto e il mobile della tv, sdraiata sotto il tavolo con le gambe poggiate alla parete, dietro il divano inginocchiata con le mani giunte, a recitare l'Angelo di Dio, a parlare con l'Angelo Custode e un secondo dopo a ballare "rappando" le preghiere spontanee che diciamo la sera. Quante volte al mio: "chi ti ha detto questa cosa?", mi ha risposto tutta seria: "Gesù".
Stamattina mi sono messa con più calma a riascoltare le parole di don Fabio prendendo appunti per quelli come me che non hanno potuto essere presenti fisicamente sabato scorso.
Mia figlia faceva capolino ogni tanto tra un gioco e una litigata con il fratellino. Ad un certo punto si è messa seduta spalle al muro, in mano un telefono rosa di Minnie e mi ha chiesto a bruciapelo: "mamma perché tutti moriamo?".
Eppure don Fabio non stava parlando della morte. Le domande quelle facili, ho pensato tra me e me. E poi ho risposto:
"Non lo so, la vita è così: si nasce e si muore, ma non si muore veramente, perché come ti ho detto si vive per sempre in cielo".
Lei ha continuato:
"Ci sono i letti in cielo? cosa si mangia? chi cucina in cielo? le sedie dobbiamo portarcele?".
"Non lo so, ma nel Vangelo Gesù dice vado a prepararvi un posto, perciò sono sicura che ci farà trovare tutto pronto, il pranzo, la tavola, le sedie, come prepara mamma quando è festa, quando è il tuo compleanno, tutto bellissimo. Vedrai".
E ancora ha aggiunto:
"E alla festa di Gesù chi possiamo invitare?".
"Tutti, devono venire tutti".
A quel punto ha sorriso soddisfatta e si è messa a correre.
Davvero, come dice don Fabio nell'omelia: "I bambini sanno di Dio certe cose che da grandi si dimenticano e che sono più belle di quanto si possa pensare".
Il sacerdote nella sua catechesi ha affrontato la preghiera dell'Angelo di Dio per spiegare chi è e quale è il ruolo dell'Angelo Custode.
L'Angelo custode è il nostro protettore perché, come spiega il sacerdote, noi - nonostante ciò spesso che pensiamo - siamo tesori preziosi.
Da solo non ce la faccio, ho bisogno che qualcuno mi aiuti, che qualcuno mi custodisca:
Ha continuato don Fabio:
Le nostre menti ingarbugliate, i nostri cuori confusi, hanno bisogno di chiarezza, di luce. Non possiamo nulla senza la luce del Signore.
L'Angelo Custode è nemico dei nostri nemici, non come noi che spesso andiamo a braccetto con ciò che più ci distrugge.
Le regole sono per il nostro bene, ci reggono (in piedi). L'Angelo Custode è colui che ci insegna a stare nella realtà, ad accettare le regole.
L'Angelo Dio ci parla del Signore: