La pandemia ha in parte allentato la morsa e tra i settori che sono potuti ripartire c'è anche quello degli eventi fieristici. A Parigi si è tenuta la fiera Desir d'énfant. Settore merceologico? Cura della salute, Tecnologia medicinale. Ma il vero "prodotto" in esposizione è la possibilità di ottenere un bambino. Letteralmente a tutti i costi.
Desiderio di un bambino
(…) Désir d’Enfant vous offre l’opportunité de rencontrer personnellement, dans environnement discret et sécurisé, les principaux acteurs mondiaux de la fertilité.
Desiderio di un figlio vi offre l’opportunità di incontrare personalmente, in un ambiente discreto e sicuro, i principali attori mondiali della fertilità”.
Ora mi chiedo, chi, sano di mente e con un immaginario diciamo classico non penserebbe, letta e compresa questa frase, a situazioni scabrose, a ricercati matching erotici, e alla pratica della ruffianeria messa a sistema?
I veri attori della fertilità
Chi sono i soli protagonisti, gli unici veri attori della fertilità e della genitorialità se non un uomo e una donna in età e periodo fertile che raggiungono la piena intimità fisica tra loro?
Sbagliato, la risposta è tutt’altra, eccola: gli attori sono medici, esperti in medicina dolce, clinici, associazioni, etc
Ma non pensate male, mi raccomando, c’è un nota bene che deve tenere fuori sospetti e accuse come un paio di pastori maremmani gli intrusi dal gregge:
NOTE – Cet événement est purement informatif et non commercial. En aucun cas des consultations médicales ne seront effectuées pendant l’événement.
Questo evento è puramente informativo e non commerciale. In nessun caso i consulti medici saranno effettuati durante l’evento.
Ibidem
Excusatio petita eccome
La nota risponde, poco e per finta, al problema dell’illegalità della pratica di maternità surrogata commerciale su territorio francese. La surrogata è vietata in Francia ma sono numerosi i cittadini francesi che si recano all’estero per dare seguito al desiderio di avere un figlio. Chi si è recato al salone era lì per quello e agli angoli degli stand o dalle sedie dei numerosi workshop ha potuto ascoltare ed incontrare esperti di settore, consulenti e potenziali fornitori.
Certo, esistono le fiere espositive e le fiere-mercato, dove magari riesci a prendere a buon prezzo qualche articolo rimasto esposto al pubblico e alle sue intemperie per giorni. Ma si sa che il processo di produzione di un figlio ha ancora tempi tecnici che non si sono riusciti ad abbattere.
La due giorni di Parigi si è appena conclusa
Desiderio di un figlio è quindi una fiera di settore che si è svolta a Parigi il 4 e il 5 settembre appena trascorsi.
Basta guardare l’elenco dei partners per farsi un’idea del target a cui si rivolge l’evento, non il primo e nemmeno l’ultimo in Europa, e per intravvedere, dietro nuvolette e angioletti paffuti, sotto ali rosa e celesti di tecnocicogne, la macchinosa realtà che c’è dietro e sotto. Un mago di Oz in piena attività che continua a vendere sogni di maternità dolcissime mentre addetti alle attrezzature di scena sanno di dover sacrificare corpi e anime interi per soddisfare, a certi consistenti costi, il desiderio di un figlio.
Il figlio, così, sembra un tragico effetto placebo con terribili effetti collaterali.
Il core business dei diversi partner va dalla donazione di gameti alla procreazione medicalmente assistita ma non disdegna affatto l’offerta di un servizio ancora più completo: la gestazione per altri.
La maternità surrogata tra le soluzioni proposte
Gaia fertility, con sede a Cipro, per esempio, apre con una domanda inequivocabile:
A renderla tanto considerabile e desiderabile ci pensa un breve video che gira in loop in homepage: un neonato che guarda adorante la mamma.
Chi non vorrebbe essere quella donna?
Paola Belletti | Paola Belletti
E il desiderio del bambino?
Ed è questo il vero problema: e il bambino? Che cosa desidera il bambino? ma prima ancora che possa diventare, e giustamente, anche lui titolare di un desiderio esprimibile (che so di crescere, sposarsi, lavorare, compiersi come creatura umana, adorare Dio, sacrificarsi per un amore più grande) di cosa ha bisogno quel bambino, tutti i bambini, e non un generico, intercambiabile “bambino” o “figlio”?
Non esiste il figlio in astratto, nessuno figlio è uguale all’altro sebbene identico sia il valore, tra i figli, e tra genitori e figli.
Le storie che incontrerete sui profili Instagram di associazioni e agenzie di PMA hanno tutte questo scopo: farvi pensare che alla fine la vita è vita, un figlio è pur sempre un figlio e ciò che conta è che lui ci sia. E tutto questo è molto normale; ci sono agenzie che segnalano il fatto di contribuire a diversi “stili di famiglia”, per esempio.
O nonni felicissimi con la loro nipote paffutella che dà un senso alla festa dei nonni, legata alla memoria liturgica dei Ss. Anna e Gioacchino.