Di fronte a questa richiesta non sono riuscito a trovare una scusa. Ho smesso di fare tutto quello che stavo facendo.
“Sei il mio migliore amico. Verrò a trovarti. Perdona la mia indifferenza, Gesù”.
C’era una chiesa vicina al luogo in cui mi trovavo e ci sono andato. Ho parcheggiato e sono sceso. La chiesa era aperta, ma vuota.
“Santo cielo!”, ho pensato. “Sei solo!”
Ho capito allora il motivo della Sua insistenza. Mi ha fatto male vedere Gesù in quel bel tabernacolo senza nessuno che gli facesse compagnia. Ho ricordato San Francesco d’Assisi quando correva per le colline piangendo ed esclamando “L’Amore non è amato!”
“Se sapessero che sei qui verrebbero di corsa a trovarti”.
Un fatto sorprendente
Sono rimasto un po’ a fargli compagnia. Gli ho detto spesso che Gli volevo bene.
“Signore”, gli ho detto, “devo andare, ma non voglio lasciarti solo. Potresti mandare qualcuno che Ti faccia compagnia?”
Pochi minuti dopo si è aperta la porta dell’oratorio ed è entrata una ragazza. Sembrava distratta, ma si è inginocchiata con profonda devozione e si è messa a pregare. Quando si è seduta al banco, mi è venuta voglia di avvicinarmi e di raccontarle la mia richiesta a Gesù, e di ringraziarla per il fatto di stare lì con Lui.
Mi ha guardato sorpresa e ha detto a bassa voce:
“Non sarei entrata. Stavo passando davanti alla chiesa e ho sentito che Gesù mi chiamava, per questo sono qui”.
Siamo rimasti entrambi colpiti, ringraziando Gesù per tanto amore.
Caro lettore, per favore, te ne prego, non lasciare Gesù solo nel tabernacolo.
Vai a trovarlo e digli che gli vuoi bene. E, se puoi, per favore digli “Ti saluta Claudio”. Sai già che mi piace sorprenderlo.
Dio ti benedica!