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La possessione diabolica si confonde con l’epilessia? La medicina dice di no

RITE,EXORCISM,EVIL

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Vitor Roberto Pugliesi Marques - pubblicato il 05/03/21

Dobbiamo essere in comunione con la Chiesa e sapere che esistono, è ovvio, malattie neurologiche e psichiatriche, ma che nel mondo c'è anche l'azione del diavolo, che si esplica in vari modi

L’esistenza reale del demonio è una verità della fede cattolica fin dai tempi biblici. Come ci insegna il Magistero della Chiesa, egli era un angelo creato buono da Dio, ma si è pervertito a causa del peccato. Nei tempi moderni caratterizzati da antropocentrismo e tendenza a rifiutare i princìpi cristiani di sempre, c’è chi afferma che in realtà le possessioni demoniache siano manifestazioni di diverse malattie psichiatriche e/o neurologiche, come l’epilessia. Ora, basandosi sulle conoscenze della medicina, vogliamo dimostrare che non c’è una base per sostenere che questi fenomeni spirituali siano manifestazioni epilettiche.

Epilessia

Concettualmente, l’epilessia è “un disturbo dell’encefalo caratterizzato dalla predisposizione persistente a generare crisi epilettiche, e dalle conseguenze neurobiologiche, cognitive, psicologiche e sociali di questa condizione” (cfr. Concetto di epilessia dell’International League Against Epilepsy e dell’International Bureau for Epilepsy). Quando inizia in una regione cerebrale specifica e poi si diffonde viene denominata epilessia focale; quando inizia in una determinata regione cerebrale ma c’è una propagazione immediata delle scariche in tutto il circuito cerebrale (di modo che sembra che si verifichi in tutto l’encefalo allo stesso tempo) è chiamata epilessia generalizzata. In questo modo, in base al punto di inizio e alla sua propagazione, l’attività epilettiforme (nome che riceve l’attività cerebrale anormale provocata dalle crisi epilettiche) genera nell’individuo un quantità varia di manifestazioni cliniche, siano esse motorie, sensitive o automatiche, con conseguenze cognitive, sociali e psicologiche.

Manifestazioni

Le manifestazioni epilettiche – che sono più clamorose e provocano un maggiore impatto sociale – sono quelle che provocano intensi scatti muscolari, chiamati movimenti tonico-clonici. Possono derivare da epilessie sia focali che generalizzate, e richiedono che si presti un soccorso immediato all’individuo, perché possono provocare diversi traumi, come traumi cranici e fratture ossee. Attualmente c’è un sofisticato arsenale tecnico per studiare le epilessie, soprattutto con elettroencefalogramma e risonanza magnetica dell’encefalo. Attraverso la correlazione video-elettroencefalografica, si può stabilire precisamente com’è il quadro clinico di ogni tipo di epilessia e documentare che di fatto c’è un’attività elettrica encefalica anormale concomitante all’evento. Queste manifestazioni sono in qualche modo “stereotipate”, perché si sa che in base a ogni zona epilettogenica (ovvero ogni regione dell’encefalo in cui iniziano le crisi) ci sono manifestazioni cliniche già attese.

Possessioni demoniache

Quando i disturbi allo studio non sono associati a un’attività epilettiforme, si deve portare avanti l’indagine per effettuare altre possibili diagnosi, come disturbi del movimento e disturbi del sonno, o verificare se si tratta di una manifestazione psichiatrica, denominata crisi non epilettogenica psicogenica (CNEP). Questa, vale la pena di sottolineare, coinvolge un numero apprezzabile delle diagnosi nei servizi specializzati. Quando si parla di possessioni demoniache, si descrivono fenomeni come alterazioni somatiche (come cambiamento del colore degli occhi, stigmate o altre “iscrizioni” cutanee, alterazione della voce), forza incompatibile con il fisico della persona (titanismo), levitazione, parlare in lingue sconosciute dalla persona, leggere pensieri altrui, ecc. (cfr. Aleteia).

Per quanto si indaghi sulla semiologia dell’epilessia, nessuno di questi fenomeni può essere attribuito a manifestazioni epilettiche. Allo stesso modo, le crisi non epilettogeniche psicogeniche sono chiaramente giustificate da una disturbo psichiatrico soggiacente dell’individuo, per il suo contesto socio-culturale o per la sua struttura fisica (ad esempio, il titanismo non è documentato in questi disturbi).

Situazioni totalmente diverse

È vero che ci sono epilessie molto interessanti, come le cosiddette epilessie con automatismo religioso, che iniziano nell’emisfero cerebrale destro e in cui l’individuo inizia la crisi convulsiva con ripetuti movimenti religiosi automatici, come fare il segno della croce in forma sequenziale. Curiosamente, al contrario delle possessioni demoniache, in cui si ha un’avversione ai simboli religiosi, questa epilessia sembra davvero cattolica! Avendo uno studio di base di epilettologia, si può concludere che non c’è motivo di attribuire alle manifestazioni epilettiche l’eziologia delle possessioni demoniache, perché sono situazioni totalmente distinte. A quanto ci sembra, la forzatura per dire che le possessioni non esistono ha origine in una cattiva formazione cattolica o nell’intenzioni di mettere l’uomo all’origine di tutto, di modo da delegare il piano trascendentale al dietro le quinte dell’umanità, o sostenendo che sia inesistente.

Dobbiamo essere in comunione con la Chiesa e sapere che esistono, è ovvio, malattie neurologiche e psichiatriche, ma che nel mondo c’è anche l’azione del diavolo, che si esplica in vari modi, anche attraverso le possessioni. Sapendo discernere le varie situazioni (preferibilmente con l’aiuto di un sacerdote esorcista, che è quello specializzato in questo campo), potremo esercitare la carità di corpo e anima nei confronti del nostro prossimo.

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