La protezione dell’arcangelo contro debolezze e tentazioni, non è scontata. Per avere il suo aiuto bisogna prima essere consapevoli di ciò che ci circonda
C’è un angelo che ci aiuta a combattere contro le debolezze e la tentazione che si insidia nella nostra quotidianità. E’ San Michele arcangelo. Per cogliere questa sua delicata missione, bisogna, però, avere la consapevolezza di ciò che ci circonda. Altrimenti saremo lontani dall’ottenere la sua protezione.
Un duro combattimento
La vita cristiana può definirsi l’incamminarsi dell’anima verso Dio, verso l’eternità. Ma l’incamminarsi significa camminare in avanti; di conseguenza sforzo, progresso lotta e fatica. Ora lo sforzo ed il progredire suppongono appunto la lotta, il farsi violenza, il combattimento. La vita sulla terra è dunque un duro combattimento. Così l’essere energici e virili è il carattere dell’autentico cristiano. Ogni vero cristiano deve essere forte e generoso.
Debolezze nei giovani e negli adulti
Ora nel tempo in cui viviamo, le anime dei battezzati sono raggiunte da una deplorevole debolezza morale. Debolezza nel giovane diventato così presto vittima del trascinamento, schiavo delle passioni della droga, dell’alcool, della pornografia. E ancora nell’uomo maturo sensibile al rispetto umano ed incapace di affermare le sue convinzioni. Oppure nella famiglia dove il dovere, il rispetto, l’obbedienza, l’amore spesso sono sconosciuti.
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Assenza di protezioni
L’indifferenza ghiaccia i cuori, l’incredulità religiosa che è in realtà ateismo camuffato, invade gli spiriti, la corrente delle passioni trascina le volontà. Molte anime non sanno resistere a questo torrente di demoralizzazione, scetticismo e empietà. Che scorre a pieno ritmo e contro il quale la società non è protetta perchè le sue istituzioni sono sempre più lontane da Dio e dai suoi comandamenti.
Lo scudo di San Michele
E’ in questo contesto che San Michele ci darà la forza e la valenza per andare avanti. Secondo alcuni esegeti biblici, quell’angelo forte visto da san Giovanni nell’Apocalisse è proprio lui, san Michele, colui di cui oggi chiediamo la protezione.
Egli è stato il glorioso campione dei diritti di Dio contro Lucifero. Ma lungi dal lasciarsi abbagliare dal prestigio luminoso dell’angelo superbo, lungi dal lasciarsi intimorire dal gran numero degli spiriti ribelli, egli proclamò di fronte al cielo la sua fedeltà e la sua sottomissione. Egli trovò nel suo cuore quel grido, vera e definitiva parola d’ordine dei valorosi: “Chi è dunque come Dio?”.
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Dove si nasconde la tentazione
La protezione di San Michele è il vero argine contro le nostre debolezze, e sopratutto contro la tentazione, che per noi è ovunque. Essa è nel prestigio delle parole sonore abilmente seminate intorno a noi. E’ in quelle dottrine da niente e da voluttà ovunque propagate tramite i giornali, televisione, radio, internet. O in quei dubbi e quelle negazioni su Dio, la morale cristiana ed il Cattolicesimo all’ordine del giorno.
Oppure in quella seduzione permanente del gran numero di quelli che rifiutano di credere e di adorare la santa Trinità. E’ ancora in quell’orgoglio e in quel desiderio sfrenato del godere erotico dove si pervertono tante volontà fin da fanciulli.
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“San Michele contro le barbarie della razza umana”
La scrittrice americana MC Kenna afferma: “In molti paesi l’Arcangelo Michele viene ritenuto il patrono dei teologi e di coloro che parlano a nome di coloro che non hanno voce. Egli è a fianco di quelli che si proclamano contro la saggezza di questo mondo, che esalta il denaro, il potere, il nazionalismo, il militarismo, l’odio, l’avarizia, l’indifferenza per gli altri, la guerra e la violenza”
“Michele – prosegue la scrittrice – si erge contro la barbarie della razza umana e contro la distruzione insita nella disobbedienza” (Megan Mc Kenna, Angeli. Se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1997, p. 22).
MC Kenna ha ragione. Amiamo san Michele e imitiamolo per ottenere la sua potente protezione.
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