La vita straordinaria di Rafael Nogales Méndez è reale come la storia dei tempi convulsi in cui ha vissuto
La vicenda di questo avventuriero che ha diviso la sua vita tra la caccia alla balena con gli Eschimesi, fare il cowboy in Arizona e combattere in quasi tutte le guerre della sua epoca è tutta vera.
La storia di Rafael de Nogales Méndez è impressionante. Si è coinvolto in qualsiasi conflitto gli si presentasse. Riassumendo, possiamo dire che governò militarmente il Sinai, essendo cristiano combatté nell’esercito ottomano, fu testimone del genocidio armeno, conobbe Lawrence d’Arabia e ricevette la Croce di Ferro di prima classe dalle mani del Kaiser Guglielmo II. Costa credere che una persona che si è esposta tanto ne sia uscita illesa, ma così è stato.
Caballero Andante
Nel suo libro di memorie si è definito “caballero andante”. La sua filosofia sia riassumeva in una frase: “Quando vedi una guerra giusta, arruolati per combattervi”. Come ha scritto la ricercatrice Sonia Romero Harrington, “una delle più interessanti pietre miliari nei rapporti storici tra Venezuela e Turchia è rappresentato dal servizio prestato in territorio ottomano da Rafael de Nogales Méndez, venezuelano formato nelle arti militari in Germania, Belgio e Spagna”. Parlava fluentemente tedesco, francese e italiano, e poi imparò russo, giapponese, cinese e coreano.
Nato nelle Ande venezuelane, a San Cristóbal, nel 1877, venne battezzato come Rafael Ramón Intxauspe Méndez. Discendeva da Diego Méndez, scudiero di Cristoforo Colombo, e aveva quindi l’avventura nei geni.
Padre ricco e sorella nobile
Non era un improvvisato, o un mercenario come si potrebbe pensare. La sua famiglia era benestante, e venne inviato in Europa per studiare Filosofia, Lettere e arti militari. Il padre di Rafael era proprietario delle miniere di rame di Seboruco e delle piantagioni di caffè a El Abejal, e uno dei grandi azionisti del Gran Ferrocarril del Táchira.
Contrattò sempre i migliori pedagoghi venezuelani e colombiani per far studiare privatamente suo figlio. Rafael era l’unico figlio maschio, seguito da tre sorelle che si sposarono con Tedeschi benestanti di San Cristóbal. Una di loro, Ana María Nogales, sarebbe diventata contessa di Westerholt sposandosi, il 6 settembre 1920, con il conte Max Von Westerholt und Gysenberg.
In politica, cospirò e affrontò le dittature instaurate in Venezuela all’epoca. Cipriano Castro e Juan Vicente Gómez erano per lui “le forze tiranne che per un secolo hanno calpestato i sogni del Libertador”. Rafael guidò movimenti e sollevazioni contro entrambi i personaggi.