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La discesa degli angeli dal cielo: la vicenda dell’assedio di Costantinopoli

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 22/10/20
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Un Padre della Chiesa del calibro di san Giovanni Crisostomo attesta la discesa, in alcuni casi, anche durante il Sacrificio EucaristicoSecondo la testimonianza di san Nilo, san Giovanni Crisostomo era frequentemente favorito dalla vista degli angeli che Dio aveva costituiti i custodi della sua chiesa. Egli li contemplava chiaramente durante l’atto del santo Sacrificio Eucaristico. E non poteva tacere ai suoi intimi l’ammirazione che gli causava quello spettacolo. Crisostomo attesta un episodio di discesa degli angeli sulla Terra.

La discesa degli spiriti celesti

“Egli diceva che subito dopo che il sacerdote aveva messo mano all’oblazione sacra – scrive San Nilo – numerosi spiriti o potenze angeliche scendevano dal cielo, ornati di abiti splendenti e, a piedi nudi, con gli occhi attenti, il volto inclinato, schierati intorno all’altare, assistevano fino alla fine del venerabile sacrificio con grande rispetto e senza fare nessun movimento; al momento della comunione, essi scortavano nella navata i vescovi, sacerdoti e diaconi che distribuivano le sacre specie, sostenendoli e dando loro delle forze”.

MUSICIAN ANGELS BY HANS MEMLING

Hans Memling (circa 1433 –1494)

L’assedio di Costantinopoli

Un fenomeno formidabile di discesa degli angeli, giunse durante l’episcopato dello stesso santo; eccolo tale come è narrato dallo storico Socrate. Gainas, re dei Goti ariani, assediava Costantinopoli dove comandava l’imperatore Arcadio. La città era sguarnita delle sue truppe che si erano dovute inviare in Oriente. Gainas credette che ne sarebbe venuto a capo con un colpo di mano teso nella notte.



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La sorpresa di Gainas

Quale non fu la sua sorpresa, quando scivolando ai piedi degli spalti, vide la discesa degli angeli, coronati di guerrieri d’una statura gigantesca! Egli si ritirò spaventato. Volle ritornare alla carica le notti successive  e si ritrovò di fronte agli stessi misteriosi avversari. Dovette abbandonare il suo progetto. Non si dubitò che quei difensori, sconosciuti dagli abitanti, non fossero stati degli angeli. Questo fatto, nella sua stranezza, sembra acquisito dalla storia; poiché Somozeno ne fa ugualmente menzione.



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