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Davvero ci stupiamo che EllaOne sia ora acquistabile per le minorenni senza ricetta?

ELLAONE,

Wende Images | Shutterstock

Rachele Sagramoso - pubblicato il 12/10/20

Mamme, ma sul serio sgraniamo gli occhi quando veniamo a sapere che una minorenne può recarsi in consultorio e farsi prescrivere anticoncezionali o richiedere di abortire? Oltre che essere madri, impegniamoci a farlo. Non giriamo le spalle a figlie e figli.

Ma davvero ci stupiamo che la EllaOne sia stata messa acquistabile senza ricetta? Ma sul serio sgraniamo gli occhi quando veniamo a sapere che una minorenne può recarsi in consultorio e farsi prescrivere anticoncezionali o richiedere di abortire (ora poi, con la RU486 a domicilio, immaginiamo quante madri crederanno ad un flusso abbondante, se non peggio)?

Oggi pagata pillola del giorno dopo a minore in difficoltà… in cambio della promessa di non diventare adulte giudicanti e di ricordarsi che le adolescenti hanno bisogno di aiuto e sostegno non di giudizi… (ginecologa) Mentre voi fate propaganda (contro la “Cultura dello scarto”, NdR.), noi aiutiamo le vostre figlie minorenni ad abortire con provvedimento del giudice, in orario scolastico (ostetrica)

Entrambe queste operatrici hanno scritto queste pregevoli frasi su fb, pubblicamente e senza timore. Questo significa che sono certe di essere dalla parte della ragione. E, quel che più terribile, il primo di questi post, è stato applaudito da molte madri.

L’obiettivo qual è? No. Non la libertà o l’autodeterminazione delle figlie (entrambi specchietti per le allodole), ma quella loro, delle madri medesime. Sono le madri, quelle che mettono la testa sotto la sabbia delle loro responsabilità genitoriali, e guardano altrove.


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Quindi una richiesta: oltre che essere madri (status biologico o adottivo), impegniamoci a farlo.
Come si fa? Ci si sta. Sempre. Lo so che è semplice sino ai dieci anni circa e poi diventa difficile perché le richieste di libertà aumentano, ma la situazione è questa. Bisogna stare al loro fianco anche se non c’è tempo, anche se siamo impegnate, anche se avremmo voglia di concentrarci su noi stesse. Dobbiamo sforzarci a costo di non riconoscerci allo specchio, a costo di perdere la dignità chiedendo alle nostre figlie e ai nostri figli di parlarci, a costo di prenderci offese o insulti: il nostro ruolo è quello di mantenere una relazione a qualsiasi costo.

Ci dobbiamo mettere in discussione qualsiasi cosa accada: il “male” che proviene da fuori è una preziosa occasione per noi genitori, per capire tanto, della relazione coi nostri figli.
Osserviamoli, controlliamoli con rispetto: non ci si deve sentire in imbarazzo nel dire che dobbiamo essere presenti sapendo chi sono gli amici, nello spiegare che ci sono linguaggi di cui dobbiamo parlare assieme, nell’ammettere i nostri errori con lo scopo di migliorare insieme a loro.

Trasmettere loro quanto sono fonte di vita, di gioia, di infinite tribolazioni perché possiedono un valore immenso, per noi. Non dobbiamo mai smettere di dire quanto sono preziosi, quanto valgono, quanto noi staremo loro a fianco anche se loro ci respingeranno.

Mamme, siamo presenti, mettiamoci in discussione, abbracciacciamoci con Umiltà e Misericordia, accettiamo i nostri errori e ripartiamo. Non giriamo le spalle a figlie e figli. Lo so: il lavoro, gli altri figli, gli impegni… ma quanto vale un figlio, a confronto? Esserci. Starci. Non lasciamo che personaggi esterni minino la relazione coi nostri figli e, se accade, testa bassa, esame di coscienza, lacrime e dialogo, dialogo, dialogo.

Mamme, facciamolo oltre che esserlo.




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QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA RACHELE SAGRAMOSO

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