Quando meditiamo sui dolori della Madre di Dio, dimentichiamo per un attimo le nostre sofferenze e trasformiamo il nostro dolore in proposito
Settembre è il mese dedicato a Nostra Signora Addolorata. Questo settembre 2020 è proprio il momento adatto per trarre forza da questa devozione, mentre ci prepariamo ad affrontare le sfide lavorative e scolastiche derivanti dalla pandemia, oltre a tutta la crisi provocata dal nuovo coronavirus.
Il nostro mondo “mascherato” sembra surreale, dovendo restare a distanza dagli altri, ma la Madonna ci offre la più grande consolazione possibile.
Settembre è il mese ideale per rafforzare il nostro rapporto con Maria. L’amore e la compassione che proviamo quando meditiamo sui dolori della Madre di Dio ci permettono di dimenticare per un po’ i nostri, e ci viene ricordato che nostra Madre ci capisce davvero.
Con le parole di Papa San Giovanni Paolo II, “Volgiamo incessantemente lo sguardo alla Santissima Vergine; ella, che è Madre dei dolori e anche Madre della consolazione, può comprenderci totalmente e aiutarci. Guardando a lei, pregandola, riuscirete a far sì che il vostro fastidio si trasformi in serenità, la vostra angoscia in speranza e il vostro dolore in amore”.
Questo mese, uniamo i nostri dolori a quelli di Maria. Ecco 10 modi per farlo:
1 TRASFORMATE IL DOLORE IN PROPOSITO
Prendete le sofferenze che sopportate e offritele al Cuore Immacolato di Maria. Ricorrere ai suoi dolori impedirà di avere un cuore tiepido, e ì vi permetterà di ardere di devozione e amore mentre contemplate le tristezze di nostra Madre e offrite sacrifici e atti di riparazione, come la Devozione del Primo Sabato. Trasformare il dolore in proposito attraverso questi atti è una cura per la mente e per il cuore.
2 COLTIVATE L’ALLEGRIA
Concentratevi meno sui vostri dolori e coltivate la gioia di pensare alla splendida Madre Santissima che abbiamo! Quando vi sentite tristi, recitate un’Ave Maria. Un’altra idea è compilare un diario dei vostri dolori, e scrivere subito una preghiera chiedendo a Maria di aiutarvi a guarirli.