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Durante un’epidemia, San Pio X curò i malati e seppellì i morti

POPE PIUS X

Public Domain

Philip Kosloski - pubblicato il 21/08/20

Come parroco, il santo celebrava i funerali da solo e seppelliva i morti all’epoca di un’epidemia di colera

Prima di diventare Papa, San Pio X era un umile parroco che andava ben oltre i suoi doveri per servire il suo gregge. Durante un’epidemia di colera, il suo cuore amorevole si mostrò chiaramente, visto che faceva tutto ciò che era in suo potere per servire il popolo che gli era stato affidato.

In una biografia, intitolata Life of Pius X, Frances Forbes sottolinea il modo eroico in cui ha continuato ad assistere i fedeli durante l’epidemia mortale.

“Nel 1873 ci fu una grave epidemia di colera. La gente di Salzano sapeva ben poco dell’igiene, e ancor meno delle misure sanitarie; era difficile far prendere loro le precauzioni più basilari. Don Giuseppe (in seguito noto come Pio X) era tutto allo stesso tempo: medico, infermiere e ispettore sanitario, nonché parroco. Non c’erano solo i malati e i morenti da assistere, ma anche i vivi che dovevano essere rassicurati e consolati. ‘Se non fosse stato per il caro don Giuseppe’, disse un uomo in seguito, ‘sarei morto di paura di dolore in quei momenti terribili’. Alcune persone pensavano che le medicine e i rimedi proposti dai medici dovevano eliminare rapidamente il dolore, e non le prendevano a meno che non fossero amministrate dalla mano del sacerdote”.

Pio X non abbandonò mai il suo gregge e rimase con i fedeli, assicurandosi che venissero seppelliti con grande dignità in un momento in cui i funerali venivano solo permessi con rigide restrizioni a livello di partecipazione.

“Per paura dell’infezione, i defunti dovevano essere seppelliti di notte, e non era permesso a nessun di assistere al funerale. Ansioso di far sì che anche nella paura e nella difficoltà del momento alle vittime dell’epidemia venisse reso l’onore dovuto, don Giuseppe era sempre lì ad accertarsi che tutto venisse fatto nel modo dovuto. Non solo recitava le preghiere e svolgeva le cerimonie prescritte dalla Chiesa in queste occasioni, ma portava anche le bare e aiutava perfino a scavare le fosse”.

La sua salute risentì del fatto di prendersi cura delle necessità dei fedeli, ma anche questo non lo fermò. Perfino il vescovo gli ordinò di riposare, ma San Pio X mise la sua salute nelle mani di Dio.

“Il vescovo scrisse a (don Giuseppe), ordinandogli di prendersi un po’ più cura di se stesso, ma era un’arte che don Giuseppe non aveva mai studiato, e non sapeva come iniziare. Continuò a dedicarsi corpo e anima al suo gregge, lasciando se stesso alla cura di Dio. La sua costituzione robusta gli fece recuperare gradualmente dalla fatica a cui si era sottoposto, e i timori dei suoi amici fortunatamente non si realizzarono”.

Questa cura straordinaria per gli altri venne portata avanti per il resto della sua vita, e il Pontefice non esitò mai al momento di far fronte alle necessità dei sofferenti.

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