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“Figlia mia”. Le prime parole della Madonna di Laus alla veggente Benedetta Rencurel

Le statue di Benedetta e della Madonna presso il santuario di Laus

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/07/20
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La Vergine è apparsa in un vallone a una pastorella. Ma per due mesi non ha parlato. Poi i primi messaggi: “Figlia mia”. Queste apparizioni sono state ufficialmente riconosciute dalla Chiesa

Tra le apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa, ci sono quelle di Laus, in Francia.

Benedetta Rencurel era una pastorella di 16 anni e mezzo, quando nel maggio 1664 ebbe, sopra il villaggio di St. Etienne le Laus, in una località chiamata “Vallone dei Forni” (“Vallon des Fours”), la prima apparizione della Madonna, che teneva per mano un bellissimo bambino.

Le apparizioni al Laus sono durate cinquantaquattro anni: nei primi mesi esse si verificarono tutti i giorni, poi ebbero una cadenza pressoché mensile.

Benedetta era una ragazza molto devota. Recitava il rosario e pregava tutti i giorni. Rimasta orfana da bambina, per sopravvivere lavorava come pastorella, portando a pascolare le greggi della benestante famiglia Julien.

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Wikipedia Creative Commons

La mistica e veggente Benedetta Rencurel.

Il vecchio vestito di rosso

Nel giorno dell’apparizione, scrive don Marcello Stanzione nel libroIo sono la Madre di Gesù” (Gribaudi), la Rencurel conduce un grosso gregge di “150 montoni e capre”. Benedetta sale per tre volte sulla cima della montagna di San Maurizio, che si trova al di sopra dei piccoli villaggi confinanti di Saint Etienne e Valserres, dove beneficia all’improvviso dell’apparizione di un “vecchio vestito di rosso […] con un cappello a punta come una mitria, che ha un bellissimo aspetto e una lunga barba”.

Il vecchio le dice: “Io sono Maurizio” (si rivelerà essere San Maurizio ndr) e le consiglia “di andare nel Vallone che è al di sopra della chiesa di Santo Stefano dove vedrà la Madre di Dio”. Quel posto si chiama il Vallone delle Fornaci, poiché la pietra calcarea vi abbonda e se ne estrae del gesso facendolo bruciare sul posto.

“Purtroppo Signore, ella è in cielo”

Benedetta gli risponde: “Purtroppo Signore, ella è in cielo!”. L’uomo, però, aggiunge: “Ella è in cielo e sulla terra quando le piace”.

Allora la ragazza si appresta a ridiscendere al villaggio, mentre San Maurizio le dona “il suo bastone” e la previene che incontrerà “quattro lupi ben decisi a divorare delle bestie del gregge”, ma che “minacciandoli col bastone, se ne andranno senza far male”. Ed è proprio quello che accadrà: i lupi simboleggiano il male, e la missione della Madonna di Laus sarà quella di divulgare messaggi di pace e bene.

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Una riproduzione di un giovane San Maurizio, soldato di Cristo.

La prima apparizione della bella Signora col Bambino

Benedetta guida il suo gregge dalla parte del Vallone delle Fornaci e si trova a meno di un chilometro dal villaggio e recita il suo rosario come d’abitudine, quando improvvisamente alzando la testa, vede al di sopra di lei, lungo il torrente che scende a valle che è molto ripido in quel posto: “Una bella signora con un bambino d’una bellezza straordinaria, ch’ella tiene per mano”.

“Bella signora, che fate lassù?”

Benedetta è impressionata dallo “splendore del volto” della signora.

Quella signora entra ed esce a diverse riprese da una cavità nella roccia, a sinistra del torrente, con il bambino sia per mano, sia nelle sue braccia.

“Bella signora, che fate lassù? Volete acquistare del gesso?” Le chiede come se si trattasse di una sconosciuta di passaggio. Non riceve risposta.

“Vorreste”, le propone, “un po’ di pane buono, che noi bagneremo alla fontana…”. La signora ride e rimane silenziosa.

Benedetta aggiunge: “Volete darmi questo bambino che tanto mi rallegra?”. Improvvisamente, quella signora, come lei la chiama, scompare con il proprio bambino nell’incavo da dove è giunta.

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Wikipedia – GFDL

Laus, FranciaNel maggio 1664, una giovane pastorella di nome Benoîte Rencurel vide all'improvviso una splendida signora che teneva in braccio un bambino. Queste apparizioni durarono circa un anno, mentre lei sperimentava varie altre visioni nella sua vita. Il messaggio principale di Maria era quello della penitenza e della conversione, riconciliandosi con Dio e gli uni con gli altri. Le apparizioni vennero riconosciute nel 1665 dal vescovo locale e sono state approvate ufficialmente dal Vaticano nel 2008.

Un’apparizione estremamente reale

La giovane pastorella non ha chiaramente coscienza di aver assistito a un’apparizione celeste, crede a un incontro inatteso con una donna sconosciuta. La signora si è incrostata nella realtà. L’apparizione è stata estremamente reale. Benedetta è consapevole di essere rimasta cosciente, in uno stato normale.

La signora sembra uscire dalla grotta, ma non interessa come: emerge da una cavità vicino a un torrente e, all’inizio, entra ed esce da quella cavità come per ricordarci, sottolineare il passaggio, dalle tenebre alla luce.

Benedetta è sconvolta

In quel giorno di maggio in cui si è prodotta la prima apparizione, Benedetta ha infatti ben altre cose in testa: l’avvenimento l’ha sconvolta, è sotto shock, trasformata.

Lo attestano le testimonianze dei suoi vicini: ella è pervasa da una gioia senza simile che sprizza dal suo volto. Ella prova un sentimento di pienezza, una grande pace e serenità, è la stessa Benedetta che si conosce, ma è anche quell’altra che non si riconosce affatto… Da dove viene quel cambiamento misterioso? Cosa le è accaduto realmente si chiedono al villaggio.

Addormentandosi quella sera, Benedetta pensa certamente a quel bambino così bello e a quella signora dal sorriso indimenticabile.

Due mesi di silenzi

Durante quasi quattro mesi, la giovane pastorella porterà così il suo gregge, sempre nello stesso posto, là dove la signora accompagnata dal suo bambino ritorna quasi tutti i giorni.

Durante i primi due mesi, quella signora tace e risponde alle domande di Benedetta con dei segni o dei sorrisi come se un tempo di silenzio fosse necessario. Bisogna saper ascoltare il silenzio.

La “Madre buona”

Il giorno in cui decide di parlare, la signora, si rivolge alla pastorella dicendole: “Figlia mia”. Benedetta la chiama “Madre Buona”, un vocabolo molto poco in uso all’epoca a proposito della Vergine Maria.

La signora si occupa, si può dire, di Benedetta, come una madre di sua figlia, con amore, tenerezza, dolcezza, attenzione… Si prende cura di lei, moltiplica consigli di ogni tipo, che si tratti delle relazioni con i suoi datori di lavoro, dell’organizzazione del suo lavoro, della sua alimentazione o del suo comportamento in generale. Le dispensa una vera educazione, sia religiosa sia generale.

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K.Weise – Wikimedia

Il santuario di Nostra Signora di Laus.

Le Litanie

È così che Benedetta impara in “tre lezioni” (ricordiamo che Benedetta non sa né leggere né scrivere) le litanie della Vergine, quelle che si chiamano le Litanie di Loreto, approvate da papa Sisto V nel 1587, e le consiglia di andare a recitarle con le sue amiche, la sera nella chiesa di Santo Stefano d’Avançon, cosa che Benedetta farà assiduamente. La signora le insegna anche un’altra preghiera: L’Ammenda Onorevole.

Le apparizioni sarebbero durate cinquantaquattro anni, con frequenza prima quotidiana, poi mensile, intervallate da periodi in cui la Vergine Maria non si sarebbe presentata alla veggente.

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