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Un altro motivo per cui dovremmo anelare al Paradiso

IDEE SEMPRE BUONUMORE

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Philip Kosloski - pubblicato il 23/06/20

Se la sofferenza di questo mondo ci abbatte, fermiamoci per un momento e immaginiamo la felicità che sperimenteremo in Cielo!

A volte nella nostra vita il Paradiso può sembrare un luogo distante. Possiamo affrontare una forte sofferenza o una depressione, e il pensiero del Paradiso non ci consola.

Anche nelle difficoltà, però, abbiamo bisogno di meditare spesso sul Cielo, nostro obiettivo e destino ultimo.

Un modo per farlo è pensare alla felicità che sperimenteremo di fronte alla visione beatifica di Dio.

Padre Bertrand L. Conway riflette su questo aspetto del Paradiso in A Pulpit Commentary on Catholic Teaching, spiegando che “l’anima che ha la visione beatifica è necessariamente benedetta da una felicità perfetta ed eterna”.

Ciò vuol dire che la nostra felicità è “infinita”, e non cesserà mai! Non è facile da capire. Pensiamo alla felicità come a quei momenti della nostra vita in cui siamo pieni di gioia, e che spesso terminano tanto rapidamente.

“In ogni anima c’è un desiderio innato di felicità, perché Dio l’ha creata per Sé. Troppo spesso, l’uomo la cerca dove non può essere trovata. Cercando di costruire questo luogo di felicità, in genere si basa sulle ricchezze del mondo, che a prima vista sembrano in grado di soddisfare qualsiasi desiderio del cuore umano. Su questa base erige qualsiasi tipo di piacere intellettuale e sensuale – amore, amicizia, salute, orgoglio per la propria posizione, la gloria di questo mondo, l’onore e il rispetto altrui. Ha raggiunto la vera felicità? Assolutamente no, perché in un giorno il vortice della sventura rovescia il suo palazzo di piacere e lo seppellisce tra le sue macerie”.

Non possiamo paragonare la nostra felicità a quella che verrà, perché eccederà i nostri sogni più arditi.

Dobbiamo invece pensare alla felicità che sperimentiamo sulla Terra, propriamente ordinata a Dio, come barlumi di quella gioia autentica e duratura.

“In Paradiso ogni vero desiderio troverà la sua perfetta soddisfazione, e ogni male smetterà di esistere per sempre. Ci saranno riposo e pace perfetti per corpo e anima. I poveri ‘non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura’ (Ap 7 ,16). I malati e i sofferenti saranno forti e felici, perché ‘Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate’ (Ap 21, 4)”.

Conway spiega che non ci stancheremo mai di questa felicità, perché sarà perfetta, senza macchia.

“In Paradiso non è possibile alcuna infelicità, perché il peccato, la sua origine, è assolutamente bandita… È impossibile qualsiasi stanchezza, perché Dio ci dà l’aiuto del Suo potere e del Suo amore infinito. Tutti i desideri della mente, della volontà e del cuore saranno eternamente soddisfatti”.

“Elevate allora i vostri cuori alla gloria e alla felicità che vi aspettano nella dimora del Re!”

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