Si chiama santuario di San Michel d’Aiguilhe. E si trova in Francia. Ecco la sua storia
Un tempio cristiano consacrato al Principe degli Angeli, costruito in cima a un camino di lava spento da milioni di anni. Si erge nel comune di Aiguilhe, a nord della città di Puy-en-velay, nella regione dell’Alvernia-Rodano.
Dal 1840 è considerato monumento storico della Francia. Si chiama santuario di San Michel d’Aiguilhe.
Sulla rotta per Compostela
Si ritiene che sia stato uno dei primi pellegrini diretti a Santiago de Compostela, nel 950, a pensare di costruire in cima a questa roccia una cappella.
La costruzione iniziò subito dopo e fu il vescovo Gotescalco a porre la prima pietra. il piccolo santuario fu dedicato a San Michele nel 962. con il passare degli anni i devoti dell’arcangelo aumentarono sempre più e ciò obbligò a ingrandire la cappella, utilizzando tutta l’area disponibile sulla sommità della vetta.
“E’ una delle meraviglie del mondo”
Il poeta Ugo d’Avignone, nella sua opera La Velleyade (1630), dipinse in versi la meravigliosa struttura:
«È ubicata in mezzo a una rigogliosa vegetazione creata dallo splendore della natura a rappresentare una punta di diamante scolpita da un sapiente martello. È una delle meraviglie del mondo».
Coronato dalla meravigliosa cappella romanica, così ben legata alla roccia da sembrare continuarla, questo obelisco di 88 metri di altezza e 57 metri di diametro alla base si innalza isolato da tutte le parti, sulla riva destra del Borne, affluente del Rodano. Saint-Michel-d’Aiguilhe è una struttura veramente unica.
Da Mercurio a Michele
Le tradizioni popolari lasciano intendere che sarebbe esistito su questo picco un tempio consacrato a Mercurio. La cosa non è affatto improbabile perché, presso tutti i popoli della Gallia, le curiosità naturali furono spesso oggetto di un culto speciale. Ma bisogna notare che a quei tempi raggiungere la vetta doveva essere molto arduo.
L’atto di fondazione della cappella di San Michele pare sia conservato sin dalla Gallia cristiana. il decano del capitolo della cattedrale di Notre-Dame di Puy, Truannus, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dal vescovo Gotescalco, fece intagliare un sentiero per arrivare in cima alla roccia «dove fino ad allora gli uomini più agili potevano a stento salire».
La paura della fine del mondo
Sulla cima di quel luogo «pagano» bisognava edificare un oratorio dedicato a San Michele. Truannus fece scolpire duecentoventi gradini in questa massa rocciosa. Non ci deve sorprendere che intorno all’anno Mille, quando incombeva il timore della presunta imminente fine del mondo.
Il monumento è circondato esternamente da un sentiero circolare, che poggia a volte sulla nuda roccia, a volte su grandi archi in mattoni. A ovest, indipendente dalla cappella, si innalza il campanile di cinque piani, coronato da una piramide in pietra.
Ospedale e monastero
Fin dall’inizio, sembra che sia stata addossata al santuario una piccola abitazione che serviva da rifugio agli eremiti, che prese il nome di abbazia di Séguret. Sotto l’episcopato di Ademaro di Monteil furono costruiti ai piedi della roccia d’Aiguilhe un ospedale e un monastero.
Il santuario di Saint-Michel d’Aguilhe vide affluire nei secoli numerosi pellegrini. fu, in qualche modo, la tappa finale del pellegrinaggio al monte Anis e soprattutto, nel momento dei giubilei, la moltitudine dei fedeli che accorreva a Puy non mancava di salire sulla celebre roccia dedicata al glorioso arcangelo principe della milizia celeste.
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