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Cattedrale di Lima (Perù): 6.500 volti, le vittime del coronavirus

LIMA

Kathy_Card | Arzobispado de Lima

Pablo Cesio - pubblicato il 15/06/20

Un grande omaggio alle vittime del Covid-19 in una chiesa emblema del Paese sudamericano

Non è la copertina del New York Times o l’iniziativa di qualche altro mezzo di comunicazione, ma la cattedrale di Lima (Perù) il luogo che si è trasformato nel miglior omaggio alle vittime della pandemia di coronavirus.

Negli ultimi giorni in vari Paesi del mondo si sono susseguite le iniziative per rendere omaggio a quanti sono morti a seguito della pandemia, ma l’immagine che proviene dal Perù non sembra una delle tante.

LIMA
ERNESTO BENAVIDES | AFP

Colpisce davvero vedere questa famosa chiesa sudamericana trasformata in una galleria fotografica con il volto di 6.500 persone morte a causa del nuovo coronavirus.

“Nei suoi oltre 400 anni di storia, per la prima volta la Cattedrale ha accolto le più di 5.000 intenzioni per i defunti giunte nell’ultima settimana, che hanno occupato i banchi e le pareti della basilica”, indica un articolo pubblicato dall’arcivescovado di Lima.

“Medici, pompieri, poliziotti, militari, giornalisti, storici, padri, madri, anziani, bambini, persone di ogni età e fascia sociale, riuniti per essere salutati simbolicamente in un atto di dignità e riconoscimento della loro vita”.

“Far entrare qualcuno nel nostro cuore”

L’omaggio si è verificato durante la festa del Corpus Domini, e l’incaricato di coordinare l’iniziativa è stato lo stesso arcivescovo di Lima, monsignor Carlos Castillo.

“Attraverso un segno semplice, vogliamo ricordare il clamore di tutto il nostro popolo per non aver potuto dare una degna sepoltura ai propri morti per via delle circostanze che viviamo e delle misure di sicurezza. Oggi vogliamo ringraziare Dio per la vita di tutti loro, benedirli e offrirli al Signore in modo dignitoso, a livello umano e cristiano”, ha affermato.

“Ci siamo riuniti per ricordare, e ricordare significa tornare a far entrare qualcuno nel nostro cuore. Per questo abbiamo voluto festeggiare il Corpus Domini, perché Gesù ci dice ‘Fate questo in memoria di me’, e il ricordo è qualcosa che ci trasforma completamente”, ha aggiunto.

Per capire il resto basta scorrere le immagini:

La battaglia che si sta combattendo in Perù contro il coronavirus sembra molto difficile. In America Latina è il Paese con più contagiati dopo il Brasile, epicentro della pandemia nel subcontinente.

In base agli ultimi rapporti, il Perù fino al 15 giugno aveva circa 230.000 casi confermati di coronavirus, con oltre 6.000 morti.

Nonostante tanto dolore, il Paese è stato anche protagonista di storie meravigliose nella pandemia. Come non ricordare il bambino inginocchiato in strada per chiedere a Dio la fine del coronavirus? E il primo sacerdote con coronavirus in America Latina uscito trionfalmente dall’ospedale? Altre notizie e immagini forti, che non lasciano nessuno indifferente.

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