Nel giorno di Pasqua, la Chiesa cattolica brasiliana ha reso omaggio al personale sanitario impegnato nel contrasto all'epidemia di coronavirus illuminando la statua che sovrasta il Corcovadoe
Una presentazione di video mapping (proiezione di luci a formare immagini) ha caratterizzato la notte della Domenica di Pasqua a Rio de Janeiro.
Per rendere omaggio ai professionisti della salute che lottano in prima linea contro la pandemia del coronavirus, le proiezioni hanno “vestito” il Cristo Redentore con camici simili a quelli usati da medici, infermieri, epidemiologi e altri professionisti fondamentali in questa guerra contro il nemico invisibile.
Sono state proiettate anche immagini dei professionisti con mascherine e stetoscopio, oltre alle bandiere dei Paesi che hanno registrato casi di Covid-19. Ai piedi di Cristo, il messaggio che tutti noi vorremmo inviare a questi professionisti: la parola “Obrigado” (Grazie), proiettata anche in varie lingue, per un momento di emozione e riconoscenza.
Ecco le immagini:
Potete vedere com’è stato l’omaggio anche attraverso questo video postato sul profilo Instagram del santuario del Cristo Redentore:
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Santissimo e Consacrazione
Lo spettacolo di luci e l’omaggio ai professionisti sanitari è avvenuto dopo che il Santissimo aveva sorvolato Rio de Janeiro per benedirne gli abitanti. Ai piedi di Cristo, l’arcivescovo di Rio, monsignor Orani João Tempesta, ha anche consacrato nuovamente il Brasile in un atto trasmesso dal vivo dalle reti sociali e dai canali televisivi cattolici, visto che per evitare assembramenti il pubblico non era stato ammesso.
Ecco il testo integrale della consacrazione effettuata dall’arcivescovo:
“Signore Gesù, nostro Salvatore e Redentore,
vero Dio e vero uomo,
che sei per il mondo l’unica fonte di luce, pace,
progresso e felicità,
novant’anni fa il mio predecessore, il cardinale Leme,
è salito qui sul monte del Corcovado
per consacrare il Brasile al tuo Sacro Cuore,
consacrazione rinnovata molte volte
nel corso dei decenni a seguire.
Oggi vengo qui anch’io come pellegrino,
portando nel mio cuore di pastore
le angosce e le speranze del nostro popolo,
che si presenta con me davanti a Te,
chiede giorni migliori e sogna tempi nuovi.
Salendo ora questo “monte pasquale”
vogliamo consacrarti la Terra di Santa Cruz,
come venne chiamata la nostra Nazione
in quel Mercoledì Santo 22 aprile 1500.
Oggi è la Domenica di Pasqua:
accogliamo la notizia più importante mai data al mondo:
la morte è stata vinta,
e sei risorto in mezzo a noi, Alleluia!