Predisponete il vostro cuore e recitate queste preghiere: riceverete così, spiritualmente, il Corpo di Cristo
I cristiani, in questi giorni di forzata permanenza a casa, a causa della diffusione del coronavirus, con difficoltà riescono ad attingere sacramentalmente al Corpo e al Sangue di Cristo, ma possono ricevere spiritualmente l’Eucaristia secondo una consolidata tradizione cattolica.
Predisponendosi con il cuore ad accogliere Gesù, recitano la preghiera di Sant’Alfonso Maria de Liguori:
“Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te”.
Sant’Alfonso e la carestia
Senza dubbio, scrive In Terris, è un santo vicino a noi, Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa vissuto nel XVIII secolo, nonché compositore del celebre canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”. Un uomo di Dio che dovette affrontare delle emergenze ed era sempre pronto a donarsi ai più poveri. Come fece nella carestia del 1764, che provocò la morte per fame di 300mila persone nel regno di Napoli e una crisi economica senza precedenti. Sant’Alfonso sostenne la spesa di 3.000 ducati e accese dei mutui per calmierare il prezzo del pane.
I santi che ricorrevano alla Comunione spirituale
Spesso ricorreva alla Comunione spirituale, al pari di tanti altri santi come Tommaso d’Aquino, Francesco di Sales, Caterina da Siena, Josemaría Escrivá e Margherita Maria Alacoque.
Secondo lo stesso San Tommaso, questa pratica, autorevolmente confermata dal Concilio di Trento, consiste in un desiderio ardente di ricevere Gesù sacramentato e in un abbraccio amoroso come già fosse ricevuto (In Terris, 21 marzo).
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L’invito di Papa Francesco
Giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, papa Francesco ha recitato una preghiera sul finire della Messa celebrata ogni giorno a Santa Marta. «Invito tutti coloro che sono lontani e seguono la Messa per televisione, a fare la comunione spirituale», aveva detto il Papa, prima di recitare la preghiera:
“Ai tuoi piedi, o mio Gesù, mi prostro e ti offro il pentimento del mio cuore contrito che si abissa nel suo nulla e nella Tua santa presenza. Ti adoro nel Sacramento del Tuo amore, desidero riceverti nella povera dimora che ti offre il mio cuore. In attesa della felicità della comunione sacramentale, voglio possederti in spirito. Vieni a me, o mio Gesù, che io venga da Te. Possa il Tuo amore infiammare tutto il mio essere, per la vita e per la morte. Credo in Te, spero in Te, Ti amo. Così sia” (Famiglia Cristiana, 19 marzo).
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